Fiducia nel gruppo e nelle indicazioni del tecnico Eugenio Corini. Questi i capisaldi di Davide Bettella, difensore del Palermo arrivato in prestito dal Monza che ha esordito in rosanero nella sfida con l’Ascoli ed è sceso in campo da titolare con la Reggina nel match chiuso anzitempo per via della doppia ammonizione.

Trattativa col Palermo, “Ho detto subito si”

Davide Bettella arriva in prestito al Palermo

Bettella ha raccontato il suo arrivo nel capoluogo siciliano e la trattativa che lo ha portato a vestire la maglia rosanero ed a ripresentarsi in serie B dopo aver conquistato sul campo la massima serie con i brianzoli.

“Ero in vacanza e mi è squillato il telefono con la chiamata del direttore Rinaudo. Sono stato sorpreso: Palermo è una piazza grande ed ambiziosa con una storia importante. Ed è stata acquisita dal City Football Group. Ho parlato col mio procuratore per l’occasione ed ho accettato subito”.

Bettella punta sul gruppo “Possiamo toglierci grandi soddisfazioni”

Il difensore classe 2000 ha parlato del gruppo trovato al Palermo ed anche del fatto che ci vorrà un po’ di tempo per trovare la giusta quadra visto che, tecnico, compagni e modulo sono nuovi: “Ho trovato un gruppo importante, con persone di valore. Con le giuste indicazioni del mister potremmo toglierci grandissime soddisfazioni. Dobbiamo limare alcune cose che in queste partite non sono andate benissimo ma le idee del mister sono chiare e sono giuste”.

Piccolo flashback sulla partita con la Reggina di sabato scorso che ha visto il Palermo uscire sotto per 3-0 con l’espulsione del difensore scuola Inter.

Queste le sue parole: “Con la Reggina è stata una partita in cui siamo scesi in campo con 9 volti nuovi. Mancava la compattezza di squadra che dobbiamo trovare seguendo le indicazioni del mister. Atteggiamento sbagliato, abbiamo sbagliato tanto io compreso facendomi espellere. Anche perché è in arrivo un big match (col Genoa, ndr) e mi sarebbe piaciuto esserci. Ora voglio dare una mano in allenamento. Poi penso alla trasferta di Frosinone”.

Impatto col Barbera “Pubblico di Palermo può trascinare la squadra”

Davide Bettella parla anche dell’impatto col Barbera. Ha debuttato nella sfida casalinga persa 2-3 con l’Ascoli a ripresa inoltrata strappando subito applausi.  Per Bettella è una tifoseria del Palermo può trascinare la squadra. “Due giorni prima ero venuto a fare la presentazione – ha detto – ed avevo i brividi al solo pensare di giocare con tutta le gente. E’ uno stadio che può trasportare la squadra con la sua energia. I tifosi rosanero sono una forza che non tutte le squadre hanno. Una tifoseria così bisogna sfruttarla. Nel nostro stadio non deve vincere nessuno. Anche a Reggio c’erano tanti nostri tifosi: vederli riempire la curva ospiti ci riempie d’orgoglio.

Il difensore parla della sua esperienza a Monza dove ha disputato 9 partite comprese due presenze nei play off. “Non ho giocato molto, sono stato fermo anche per infortunio ma il mio impegno verso tutti era sempre ottimo perché il nostro obiettivo era quello di andare in serie A. Ovvio che avrei voluto giocare di più. E’ stata un’esperienza che mi ha dato tanto. Sono qui da una settimana e mezza, quasi due. Non vedo l’ora di scendere in campo e dobbiamo sentire lui”.

Ed ha continuato: “A Monza avevamo come obiettivo andare in A nel più breve tempo possibile. Sono stati cambiati moltissimi giocatori. C’era pressione da parte di tutti, mediatica, di Berlusconi, di Galliani. Il primo anno lo abbiamo passato benissimo anche se mancava compattezza che la scorsa stagione abbiamo avuto e siamo andati in serie A. Non è facile giocare con compagni nuovi. E con idee nuove. Devo riabituarmi a giocare in una certa maniera. Ci vuole un po’ di tempo ma sono convinto che troveremo la quadra”.

“Bisogna dare fiducia ai giovani”

Bettella ha parlato sulla questione dei giovani presenti in campo che nel nostro campionato difficilmente trovano spazio. Anche nelle squadre Primavere. “In Italia il talento c’è. Al primo sbaglio però ti mettono da parte. C’è troppo gap rispetto ad altri campionati. Non manca il talento, basta crederci e bisogna dare la possibilità ai giovani di sbagliare. Se un giovane sbaglia deve avere la possibilità di rifarsi e di imparare dall’errore. Ma chiunque sbaglia. Se il giovane cade non è possibile che poi venga messo fuori. Bisogna crederci di più.

Serie B ed il Palermo

Ed infine una battuta sul Palermo in questo campionato di serie B, sugli obiettivi e prospettive. “Ho vissuto tutto in B, ho fatto i play off, poi i play out ed ancora altre due volte i play off e finalmente sono andato in A. Se sai di avere compagni al tuo fianco che corrono e lottano puoi raggiungere ogni traguardo. Tutto il gruppo è forte, un gruppo vivo, allegro che anche nelle difficoltà se ne esce a testa alta. Dobbiamo raggrupparci, unirci ed essere compatti possiamo fare grandi risultati. Se si guarda all’orticello degli altri non si arriva da nessuna parte. Il segreto è il gruppo, e qui il gruppo è bello”.