Il Palermo ha il suo allenatore, Eugenio Corini che è già in città e riparte con tanto entusiasmo. Ufficializzato ieri all’indomani della sconfitta in Coppa Italia dei rosanero a Torino per 3-0, il tecnico deve fare i conti con la nuova realtà.

Palermo, un cantiere a cielo aperto, soprattutto a centrocampo

Corini dovrà, probabilmente, indossare anche i panni di capocantiere perché la rosa che ha a disposizione ad oggi, 8 agosto a 5 giorni dall’inizio del campionato di serie B (col Perugia), è largamente incompleta. Soprattutto in mezzo al campo dove la mancanza di giocatori di ruolo è palese. Con l’addio paventato di capitan Francesco De Rose, dato per partene a Cesena in serie C, il Palermo ha soltanto due centrocampisti di ruolo: il rientrante Jeremie Broh (la scorsa stagione al Sudtirol) e Samuele Damiani.

Servono rinforzi ovunque

Ma è altrettanto palese che servono rinforzi ovunque se si vogliono concretizzare le parole di Sean Ferrano durante la presentazione del City Group a Palermo lo scorso 4 luglio, ovvero quello di fare un campionato sereno in una stagione di transizione.

La squadra vista finora ha fatto vedere pochino. E se con la Reggiana – formazione arrivata al Barbera largamente incompleta – ha giocato molto bene nel primo tempo per poi calare nella ripresa e rischiare nel finale, col Torino dopo aver retto dignitosamente il campo per 45 minuti al cospetto di una formazione di serie A, è poi calata dannatamente nella ripresa. Dando, peraltro, l’impressione di andare in difficoltà ogniqualvolta i Granata accelerassero il ritmo.

Anche la difesa guidata da Pigliacelli potrebbe subire qualche ritocco. Ha ben impressionato al suo esordio Nedelcearu al centro della difesa. Marconi ha faticato moltissimo, così come gli esterni difensivi Buttaro e Sala. Le tre reti del Torino, ed un’altra annullata (sarebbe stato il 2-0) hanno avuto dinamiche identiche sfondamento sulla fascia, palla comoda al centro dell’area e gol abbastanza agevole.

Ed anche in attacco si è prodotto pochissimo. Brunori si è creato due occasioni, la prima più limpida, ma nulla più: troppo poco.

Il cambio di modulo, urgono cambiamenti

 

Matteo Brunori in azione in Torino-Palermo di Coppa Italia 2022-2023

Al di là di tutte le considerazioni del dopo Torino, Eugenio Corini arriva con un proprio bagaglio d’esperienza e con le proprie convinzioni calcistiche. Il 4-2-3-1 dell’ex Silvio Baldini sarà messo in soffitta. Per fare questo, però, visto le carenze di organico, il club dovrà muoversi sul mercato.

Il Genio ha utilizzato da allenatore due moduli: il 4-3-3 ed il 4-3-1-2 che è stato utilizzato per vincere il campionato di serie B a Brescia.

Per far ciò anche a Palermo ci vorranno almeno 6 innesti. A poco più di tre settimane dalla conclusione del calciomercato estivo – che si chiude l’1 settembre – diventa complicato. Il tecnico ha già parlato, in sede di “casting” con la nuova proprietà per avere rassicurazioni proprio sul mercato. Lui e tutta la piazza attendono novità a tal proposito.

Con la rosa attuale, Corini non potrebbe adottare il 4-3-1-2. Mancano gli uomini. Non ci sono due punte: l’unico attaccante d’area è Brunori. E la coppia con Soleri non sembra essere l’ideale. L’attaccante acquistato definitivamente dal Padova praticamente all’indomani della vittoria nei play off che ha permesso al Palermo il ritorno in serie B poco meno di due mesi fa, ha confermato le difficoltà quando gioca dal primo minuto. Utilizzato come “apriscatole” ha fatto 12 reti – alcune di fattura stratosferica – tutte da subentrato.

Serve un giocatore di ruolo da affiancare a Brunori. E mancano, come detto, gli uomini a centrocampo.

Se Corini optasse per il più classico 4-3-3 Valente, Elia (apparso spaesato col Torino) e Floriano potrebbe ovviare alle attuali mancanze a centrocampo ma sarebbe comunque una soluzione provvisoria vista la rosa cortissima in questo settore.

La campagna abbonamenti del Palermo chiude oggi

Si chiude oggi (8 agosto) alle 16 la campagna abbonamenti del Palermo. Al momento le tessere sottoscritte dovrebbero aver superato quota 10.000. Nelle prossime ore, quasi certamente, il club di viale del Fante diramerà il numero esatto. Due gli obiettivi di questa campagna abbonamenti: raggiungere e superare quota 10.500, ovvero il numero di chi si abbonò in serie D nella stagione della rinascita (2019-2020), e di mantenere alta la fiammella dell’entusiasmo del dopo promozione in serie B.

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