Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha affermato: «Tornato da Valencia ero a pezzi, di notte sentivo le sirene e pensavo: non posso andarmene ora… Ho avuto il Covid-19».

«Il dolore della città, la riconoscenza verso le persone ci spingerà in Champions League – ha aggiunto l’ex allenatore di Inter e Palermo – Dopo Valencia, nelle due notti successive a Zingonia ho dormito poco. Non avevo la febbre, ma mi sentivo le ossa a pezzi e fuori sembrava di essere ai tempi della guerra: ogni due minuti passava una ambulanza a sirene spiegate».

«Avevo perso il gusto, ma non sapevo di avere il virus – ha proseguito Gasperini, 62 anni – Poi, i test sierologici sostenuti un paio di settimane fa hanno confermato che ho avuto il Covid-19».

L’allenatore della squasra bergamasco ha, però, detto di essere favorevole alla ripresa del campionato di Serie A: «Alcuni pensano che tornare in campo sia immorale dopo quanto sia accaduto e davanti al rischio che possa ripetersi. Ma è l’unico modo per riprendere verso la normalità».

Infine, «il dolore subito da Bergamo permetterà all’Atalanta ad aiutare la città, nel rispetto del dolore di tutti». E sui protocolli: «Non mi piacciono due cose: giocare senza tifosi e le cinque sostituzioni».

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