Un weekend da protagonista nel campionato Fia Formula 3 per Gabriele Minì. A Melbourne, in Australia, il pilota marinese, che ha compiuto 18 anni lo scorso 20 marzo, infatti. conquista un bottino di 22 punti nel secondo dei dieci appuntamenti della serie iridata salendo anche per la prima volta sul podio.

Risultati che consentono all’alfiere del team inglese Hitech Pulse-Eight di risalire fino al terzo posto nella classifica generale a quota 28 ex aequo a Dino Beganovic.

Minì ha confermato di essere uno dei piloti di riferimento del campionato propedeutico alla Formula 1. Il campione 2020 della F4 tricolore, junior Alpine e pupillo di Nicolas Todt, si era presentato nel primo round di Sakhir con una pole, anche se nelle due gare del Bahrain era successo di tutto e di più ed alla fine era riuscito a portare a casa un migliore ottavo piazzamento.

Minì al top nel weekend in Australia

Ben altra musica in Australia, dove in qualifica ha staccato il terzo tempo su un totale di 29 vetture in pista, nonostante un bilanciamento differente della sua monoposto rispetto alle libere ed un lungo determinato dall’aria sporca generata da una vettura che lo precedeva.

Nella Sprint Race di sabato, il siciliano si è ritrovato così a scattare decimo per via della parziale inversione della griglia, come prevede il regolamento.

Da lì pazientemente, nonostante varie neutralizzazioni, è risalito quinto, beneficiando dopo l’arrivo della squalifica per un’irregolarità alle geometrie del telaio dell’argentino Franco Colapinto (primo al traguardo) e classificandosi quarto, concretizzando di fatto quello che era il suo obiettivo.

Podio in gara 2

Poi, in gara 2, Minì è scattato regolarmente dalla seconda fila e ha mantenuto il terzo posto iniziale, provando nelle prime fasi ad attaccare per la seconda posizione lo svizzero Grégoire Saucy (ex compagno di squadra alla Art Grand Prix nel 2021, al suo primo anno di Formula Regional).

Davanti a tutti si è confermato il brasiliano Gabriel Bortoleto, che ha progressivamente preso un leggero margine sugli inseguitori. Dopo un solo giro, l’uscita di pista dello stesso Colapinto e contemporaneamente l’incidente dello spagnolo Mari Boya hanno portato in pista la safety car.

Alla sesta tornata la ripartenza, con la situazione di testa che è rimasta immutata. Quindi, al 12° giro, altra neutralizzazione per il contatto tra il messicano Rafael Villagomez e l’israeliano Ido Cohen. Ancora quattro giri di neutralizzazione e alla ripartenza la conferma per Minì del terzo posto.

Minì ai vertici in campionato

Un risultato assolutamente atteso, che adesso lo porta a pari lunghezze con lo svedese (con passaporto bosinaco) della Ferrari Driver Academy, Dino Beganovic, a dieci da Saucy e a 30 dal leader Bortoleto. Con 16 gare ancora all’appello e solamente quattro disputate.

Un’ulteriore iniezione di fiducia per il siciliano, che ha già stravinto anche in confronto con i suoi compagni di squadra Sebastian Montoya (il figlio di Juan Pablo) e l’inglese Luke Browning, regolarmente più lenti e quasi sempre alle sue spalle. Il prossimo appuntamento sarà a Imola, nel fine settimana del 20 e 21 maggio, sempre nello stesso contesto della Formula 1.

Proprio sul circuito del Santerno il marinese si è laureato nel 2020 campione della F4 italiana, ottenendo in quel week end una vittoria e due secondi piazzamenti. E a Imola lo scorso anno, Gabriele ha conquistato il primo dei tre successi (vincendo anche al Paul Ricard e Mugello) che lo hanno portato a laurearsi vicecampione della Formula Regional europea.

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