Il primo volto nuovo del Palermo arrivato dal mercato invernale si presenta. Renzo Orihuela, difensore uruguaiano proveniente dal Montevideo Torque City, altro club che orbita nella galassia City Football Group, parla della sua avventura in Italia che segna il suo arrivo in Europa. Continente dove vuole fare bene seguendo le orme di tanti suoi connazionali in primis Edinson Cavani che tanto bene ha fatto in rosanero nonché al Napoli e poi al Paris Saint Germain.

“Sono Molto felice di stare qui a Palermo – ha detto – ringrazio molto il gruppo City per questa grande opportunità. Arrivato a Palermo per stare far bene in Europa”.

Nato a Salto, la stessa città di Cavani e Suarez, Orihuela parla di questo dettaglio rispondendo a chi gli avesse chiesto se li conoscesse personalmente. “Sicuramente tutti li conosciamo per la loro importanza, non li conosco personalmente. Conosco il papà di Cavani, è una bellissima persona. Ad entrambi è andata molto bene e spero che succeda anche a me”.

Tradizione uruguaiana a Palermo

Cavani, Hernandez, Rios e tanti altri calciatori uruguaiani, anche protagonisti con la Celeste, hanno giocato a Palermo. C’è una grande tradizione in maglia rosanero. Queste le parole di Orihuela a proposito: “Il fatto che ci siano stati tanti giocatori uruguaiani che abbiano fatto carriera qui è stata una spinta. Ho parlato con Ignacio Lores Varela (altro ex rosanero, ndr), che è amico mio che mi ha parlato dell’importanza della piazza. Tutti hanno fatto bene nella loro permanenza qui a Palermo e spero che anche io possa fare altrettanto”.

Orihuela prosegue: “Conosco Berghessio, siamo amici, ci siamo sentiti e mi ha parlato della città nonostante lui abbia giocato a Catania, avversario del Palermo. Mi ha detto che è una grande città ed una squadra ambiziosa”.

Palermo trampolino di lancio per la Nazionale

Ed è indubbio che l’esperienza in rosanero possa essere fondamentale per il giovanissimo centrale difensivo uruguaiano che punta ad approdare in Nazionale. “Credo che giocare in Europa aumenti le chance di entrare in Nazionale”. Palermo, dunque come trampolino di lancio.

“Sto bene, attendo le decisioni del tecnico”

Un cenno alle condizioni fisiche ed atletiche di Orihuela. Che è stato convocato da Corini per la sfida col Perugia ed era già in panchina. “Ho giocato in Uruguay l’ultima partita il 26 novembre, mi sto allenando. Fisicamente mi sento bene, mi sento pronto. Mi sto allenando. Attendo l’ok del mister per quando lo riterrà più opportuno. Aspetto decisione del mister per giocare da titolare ma la cosa importante è iniziare ad accumulare minuti in questa nuova avventura”.

Difensore centrale

A Renzo Orihuela è stato chiesto anche quale sia la sua posizione prediletta nella linea difensiva. “Sono un difensore centrale – osserva – che però gioca bene anche come centrale difensivo a destra o a sinistra. Sia in una linea difensiva a tre o a quattro. Tra le mie caratteristiche il gioco aereo e l’uscita palla al piede”.

Orihuela e la scelta del numero 4

Renzo Orihuela, Palermo

Tra le curiosità, oltre a quella sul passaporto italiano (il nonno era di origini italiane), anche quella sulla scelta del numero di maglia.

“Il primo numero che potevo scegliere da giocatore con le mie caratteristiche era questo. Inoltre lo porta Sergio Ramos che è il mio idolo. Mi hanno raccontato che precedentemente era stato il numero di Accardi che è un’icona. È un numero che ha una storia”.

Impatto con la serie B

Queste, invece, le sue prime impressioni sulla serie B, che ha già saggiato facendo panchina nella sfida del Curi col Perugia finita 3-3, e sulla differenza tra il calcio europeo e sudamericano. “La serie B italiana è molto tattica, molto fisica, questo è quello che caratterizza molte altre squadre del calcio europeo. La differenza tra il vostro calcio e quello sudamericano sta nella preparazione che qui è miglioe. L’obiettivo principale è la salvezza”.

Bellissima impressione di Palermo

Una domanda di colore sul suo arrivo nel capoluogo siciliano. “Ho avuto una bellissima impressione di Palermo, ho visto monumenti come il Teatro Massimo ed il Teatro Politeama.

 

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