A caccia del terzo posto: a Pagani, il Palermo di Baldini cerca il ritorno al successo e punti pesanti per tentare di migliorare la sesta posizione.

Domani, domenica 27 marzo, i rosanero saranno ospiti della Paganese per la 34ma giornata del girone C di serie C con calcio di inizio alle 14.30. Il Palermo, dopo due pareggi deludenti (in rimonta) con le pericolanti Andria e Potenza, non può più sbagliare se vuole contendere ad Avellino ed al Monopoli la terza piazza che garantirebbe, sulla carta, una migliore posizione nella griglia durante i play off. I rosanero al momento sono sesti con 53 punti e con una partita (quella col Taranto) da recuperare.

La Paganese, di contro, è terzultima con 31 punti e non vince dallo scorso 22 febbraio ovvero dal colpo esterno al Massimino sul Catania. Da allora cinque risultati negativi, tre ko con Avellino, Foggia ed Andria e due pareggi con Virtus Francavilla e Potenza.

Baldini “I ragazzi si sono allenati bene”

“Bisogna rispondere domani sul campo – spiega Silvio Baldini durante la presentazione del match – ma i ragazzi si sono allenati bene. L’allenamento la squadra l’ha sempre fatto, da 1 a 10, sempre da 7 a 9. Sono sempre rimasti su questo range qui. Il mio sfogo non nasce dalla sconfitta, ma dal risultato morale. In quel momento non volevo giustificare la squadra che era contenta di aver raggiunto il pari a Potenza. Più di dare loro tutto me stesso non posso fare, se questo serve o no non saprei, ma nella mia coscienza so che ho messo tutto me stesso per far fare alla squadra un gran campionato”.

“Abbiamo avuto confronto con la squadra, Palermo deve giocare per la B”

Baldini ha proseguito: “Abbiamo avuto un confronto con la squadra, ho dovuto fargli capire che se vogliamo andare in Serie B non possiamo più nasconderci. Io ho cercato, in una partita che abbiamo pareggiato, di andare giù duro per far capire che non potevamo essere contenti. Se nello spogliatoio senti che abbiamo fatto una bella rimonta avendo una bella reazione può essere peggio di una sconfitta. È sempre un risultato positivo, ma il Palermo deve giocare per andare in Serie B, non solo per fare un buon campionato. Bisogna avere il coraggio di assumersi delle responsabilità, senza difendere l’ipocrisia, ma questo i giocatori lo sanno. Con loro ho un bel feeling, sanno che parlo con tutti e dò la possibilità di giocare, senza mettere da parte nessuno”.

“I giocatori rispondono”

“Queste partite devono dire chi siamo, senza misurare parole o situazioni, cercando di portare il Palermo più in alto possibile. La reazione dei giocatori c’è stata, i ragazzi si sono dati da fare. Quando alleno sono abbastanza esigente, magari a volte esagero, però sono sempre stimoli che cerco di dare e la squadra risponde. Non sono giocatori menefreghisti, loro rispondono”

“Palermo deve migliorare con le piccole”

“Abbiamo problemi con squadre ‘piccole’ e sicuramente dobbiamo migliorare non pensando che queste difficoltà siano casuali. Cerchiamo di migliorarci, facendo le cose e cercando di far capire che il pericolo siamo noi stessi e non gli avversari. Non bisogna pensare che il tempo migliori le cose, questo succede con il lavoro. Il mio sfogo (nel dopo partita col Potenza di domenica scorsa) può non essere condiviso, perché io non penso di aver sempre ragione. Ognuno deve dire la sua ed esprimere il proprio dissenso quando c’è, come succede in democrazia. Il confronto ti dà la crescita, se ognuno fa come crede non si arriva al raggiungimento dell’obiettivo comune”.

Formazione non ancora decisa

Baldini non svela ancora la formazione che schiererà in campo contro la Paganese: “Domani sarà una partita calda, con loro che si devono salvare e che ci accoglieranno non con sorriso, rose e fiori ma con gente che ci farà vedere quanto sarà dura. Non ho ancora fatto la riunione tecnica. Parlerò con i ragazzi stasera, altrimenti vi avrei comunicato le scelte”.

“Playoff, l’importante è come arrivarci, giochiamo per vincere”

L’argomento playoff è stato trattato durante la presentazione del match.

“Dipende sempre come ci arrivi ai playoff – ha continuato l’esperto tecnico toscano – non importa se parti dal decimo o dal secondo posto, contano le prestazioni. Non dipende dalla classifica, ma dalle condizioni della squadra. Poi se facciamo belle prestazioni guadagnando secondo o terzo posto, ben venga. Se arrivi decimo ma giochi come a Francavilla può anche essere che vinci poi tutte le partite e arrivi in Serie B. Giochiamo le partite per vincerle, provando le nostre cose e portando in campo la nostra identità, basata su idee e giocatori, sviluppando in campo rispetto alle caratteristiche di chi gioca. Sappiamo come modulare il nostro possesso palla. A volte abbiamo due ali dure ed altre un attaccante come Soleri che entra e si mette sull’esterno facendo le due fasi d’attacco nel ruolo di punta e di non possesso da esterno. Vincere aiuta ad avere più autostima e fiducia, quando arrivi con queste condizioni mentali hai più possibilità di fare bene”.

E prosegue sull’argomento: “Se arrivi tra le prime tre hai un grande vantaggio, ma dipende anche dalla condizione con cui arrivi ai playoff. I ragazzi che ho bacchettato si sono dati da fare, dando una svolta alle loro prestazioni. Non puoi sempre andare a mille, ma devi essere bravo ad interpretare la gara, accelerando e rallentando. Quando non hai la palla però non puoi essere passivo, perché basta un episodio per subire. Puoi ripartire anche se la palla ce l’hai tu, portando la squadra avversaria nella tua metà campo ed essendo bravo a prenderli in contropiede. Spesso non siamo riusciti a fare questo, ma contro la Juve Stabia, forse per timore di subire o forse perché erano in 10, sono riusciti ad applicarsi meglio a questo aspetto”.

“Barbera, stadio bellissimo e caloroso”

Tifosi Palermo al Barbera

Una piccola parentesi sulla Nazionale e sulle condizioni del Barbera è stata inevitabile. “Vedo un bellissimo stadio, caloroso l’altra sera. E tutto è stato fatto con ordine ed efficienza. Una polemica che non trova nessun riscontro, se la Nazionale ha scelto Palermo vuol dire che la città e lo stadio davano garanzie. Poi lo stadio non fa vincere la partita, ma dal punto di vista organizzativo è andato tutto bene, con spogliatoi e strutture in ottimo stato”.

E poi sugli Azzurri c’è stata anche una breve analisi. “La nazionale non è che non si sia impegnata, ma perché al 92′ ha preso gol? Perché non c’era partecipazione emotiva. Se questa è presente almeno un giocatore riesce a fare cinque metri in più. Se applichi il discorso a tutti i giocatori, la squadra avversaria non si muove. Questo non deriva solo dai tifosi, ma anche dalle tue idee e da quello che provi negli allenamenti. L’Italia ha vinto l’Europeo, non dobbiamo dimenticarlo. La mia esperienza mi dice che l’Empoli va a vincere con la Juventus perché i bianconeri non sono partecipi da un punto di vista emotivo, stessa cosa per l’Osasuna che vince col Real Madrid. Se succede questo, può capitare che ci siano serate e delusioni come quella che per tutti noi italiani è sopraggiunta”.

Così all’andata, il Palermo calò il tris

Brunori festeggia in Palermo-Paganese

La sfida di andata si giocò lo scorso 20 novembre e vide il Palermo trionfare 3-0. I tre punti all’epoca permisero ai rosa di consolidare la seconda posizione dietro alla corazzata Bari che attualmente è sempre più vicina alla promozione diretta in serie B. Segnarono Fella nel primo tempo, poi nel finale i rosa dilagarono con Soleri e Brunori. All’86’ il pubblico del Barbera tributò un grosso applauso al ritorno in campo di Andrea Accardi. Una passerella di qualche minuto per lui ma molto importante.