Ha segnato un gol importante al Perugia (più uno annullato per fuorigioco millimetrico), ne ha sfiorato un altro a Bari venerdì scorso: l’impatto di Salvatore Elia con la maglia del Palermo dopo le prime due giornate del campionato di serie B è sicuramente positivo.

L’esterno offensivo, figlio d’arte (suo papà Firmino contribuì con 11 reti a far vincere il campionato di serie C 2000-2001 ai rosanero) si è presentato al Renzo Barbera parlando delle sue prime settimane in Sicilia. Ed a tal proposito ha detto di voler essere ricordato per le sue gesta e non per essere il “figlio di Firmino”. Ha quindi le idee chiare il giovanissimo calciatore alla sua terza esperienza in cadetteria dopo quelle con la Juve Stabia (2019-2020 e Benevento 2021-2022) che punta molto su sé stesso.

Elia “Quando è arrivata la chiamata del Palermo ho avuto tante emozioni”

Salvatore Elia in Palermo-Perugia

Salvatore Elia ha raccontato le sue emozioni durante la trattativa col Palermo. “È stato un approccio decisamente positivo. Sono tanto felice e quando è arrivata la chiamata del Palermo ho avuto tante emozioni anche per i trascorsi di mio papà. Sono contento di aver iniziato così a Palermo”.

L’esterno offensivo che ha giocato la scorsa stagione a Benevento, ha inoltre parlato del terremoto dovuto alle dimissioni di Silvio Baldini e del direttore sportivo Renzo Castagnini in concomitanza col suo arrivo in città.

“Sono un professionista, sono arrivato e quello che è successo lo sapete tutti. Sono arrivato in un ambiente nuovo col mister nuovo e non ho avuto neppure il tempo che c’è stato un ulteriore allenatore”.

“Ho voluto fortemente Palermo”

Elia ha sottolineato: “Ogni squadra mi ha lasciato qualcosa dentro. Palermo è una scelta voluta fortemente. Per me è una piazza importante e se dimostri quello che vali va bene”.

Ed inoltre: “Ho visto le finali dei play off e mi sono emozionato perché ho visto uno stadio pieno e mi sono detto di voler giocare li. Poi quando il Palermo mi ha chiamato ho risposto”.

“Gruppo bellissimo, Corini ha idee chiare”

Il volto nuovo del reparto offensivo del Palermo ha parlato anche del suo ambientamento e del tecnico Eugenio Corini: “Abbiamo un bellissimo gruppo, i giocatori che c’erano la scorsa stagioneo ci hanno accolto benissimo. Quando hai questo fai la differenza. Corini ha le sue idee e le spiega in modo esplicito, le stiamo applicando e stiamo facendo bene”.

“Papà molto felice, ma voglio essere ricordato come Salvatore Elia”

Inevitabile la domanda su papà Firmino e sulle emozioni in famiglia. Tra l’altro grazie al gol rifilato al Perugia all’esordio è stato il primo “figlio d’arte” ha segnare in rosanero. “Papà era molto felice ma la prima cosa che gli ho detto non sono venuto qui a Palermo per essere ricordato come figlio di Firmino ma come Salvatore Elia. La posizione al mister piace avere gli esterni larghi in attacco. Se posso fare però una mano in difesa con piacere. Il gol al Perugia un’emozione indescrivibile anche se non ho potuto esultare come avrei voluto perché a Perugia ho fatto un anno importante”.

La maglia del primo gol in rosanero

Elia ha pure chiarito un aneddoto: “La maglia del primo gol me la sono tenuta io. Papà voleva la maglia ma essendo così importante per me la sono tenuta io”.

L’intesa con Brunori

L’intesa con Matteo Brunori cresce di giorno in giorno, ed è stata evidente in queste due partite iniziali del campionato di serie B.  I due si cercano e si trovano con regolarità riuscendo anche ad essere pericolosi, se non letali. Il Palermo ha un altro terminale offensivo ed Elia ha spiegato: “A livello personale mi trovo molto bene con Matteo Brunori. Bravissima persona fuori dal campo e in campo, se può dare una mano te la dà. Siamo professionisti e la competizione aiuta a far meglio”.

Sul mercato del Palermo

Ed infine un paio di parole sui nuovi arrivi in maglia rosanero. “Siamo felicissimi perché quando arrivano giocatori forti è importante e la competizione aiuta a dare sempre qualcosa in più. Quest’anno è una serie A2 più che una serie B. Ben vengano i giocatori forti”.