- Prestazione, reti e tre punti, il Palermo torna a vincere
- Approccio aggressivo, subito Floriano, poi Brunori a metà primo tempo mettono alle corde il Foggia
- Domati i diavoletti di Zeman, realmente quasi mai pericolosi dalle parti di Pelagotti
Tre gol, diverse occasioni e Foggia poche volte pericoloso. Davanti al pubblico amico del Barbera, il Palermo batte 3-0 i rossoneri di Zeman nell’ottava giornata del girone C di serie C e conquista tre punti pesanti per continuare a coltivare le proprie ambizioni da big.
Grazie alla seconda affermazione consecutiva in casa, dopo il 3-1 a fatica rifilito al Campobasso, il Palermo sale in terza posizione a quota 13 ma a parimerito con un truppo formato da Turris, prossimi avversari dei rosa, Taranto, Monopoli e Virtus Francavilla. Davanti a tutte il Bari che guida con 7 lunghezze di vantaggio sulle inseguitrici dopo aver vinto 4-2 sulla Turris.
Diavoletti esorcizzati
Alla vigilia del match con i diavoletti rossoneri si era parlato di un match quasi crocevia per testare le ambizioni del Palermo. Serviva una prestazione convincente e così è stato. Approccio dell’undici di Filippi molto aggressivo che si presenta in avanti con Fella, Floriano e Brunori. Match a viso aperto che ha finito per favorire la squadra di casa che ha subito aggredito e che ha subito indirizzato la partita sui binari che voleva. Foggia costretto ad inseguire per tutto il match senza, però, rendersi mai, veramente pericoloso. Doveva essere la gara della verità ed i rosanero hanno risposto presenti.
In futuro, almeno davanti al pubblico di casa, potremmo adesso aspettarci prestazioni in crescendo.
La sblocca Floriano
I fatti danno ragione al tecnico rosanero perché passano appena 4 minuti e Floriano porta in vantaggio il Palermo. Il rasoterra del numero 9 rosanero non lascia spazio all’ex Alastra.
I rosa insistono e Brunori calcia sul portiere in uscita da buona posizione all’8’. Tre minuti dopo, il rossonero Sciacca sfiora una clamorosa autorete anticipando maldestramente il proprio portiere.
Foggia in difficoltà, Brunori raddoppia
Sembra di assistere alla stessa prova offerta nei minuti iniziali col Campobasso. Il Foggia arranca, il Palermo raddoppia con Brunori al 20’ che insacca Alastra in contropiede.
Rossoneri tentano reazione
Passano tre minuti e Pelagotti interviene bloccando un tiro centrale di Ferrante. Rossoneri che ci riprovano ma senza precisione. È il Palermo che mantiene il pallino del gioco e tiene lontano i pugliesi pressando ma senza pungere. Al 36’ il rossonero Merola ci prova ma il suo non è proprio un acuto e Pelagotti afferra la sfera senza patemi d’animo.
Buon Palermo anche nella ripresa
Dopo l’intervallo, gli unici dubbi erano sulla tenuta della squadra che ha retto all’impatto del Foggia. Gli spettri visti col Campobasso non ci sono stati.
Il Foggia tenta ancora di riaprirla ma Odjer al 50’ è attento su Martino ed il contropiede rossonero si ferma. È Brunori che prova a beffare con un pallonetto Alastra, sorpreso fuori dai pali, ma niente da fare: la sfera si spegne di poco alta sulla traversa.
Gli ospiti si rendono pericolosi realmente a metà ripresa. Al 68’ Curcio centra in area per la testa di Ferrante che non trova lo specchio della porta di poco.
Subito dopo, doppio cambio per il Palermo. Fuori Floriano e Brunori, in campo Soleri e Dall’Oglio.
Soleri subito pericoloso
L’attaccante rosanero vuole incidere ed al 28’ calcia fuori ma in fuorigioco. Poi i rossoneri pressano nei minuti finali ma senza pungere. A 5’ minuti dal ’90 Soleri si conquista e trasforma un penalty per il 3-0 che poi sarà il risultato finale. All’89’ ancora la punta palermitana in evidenza: prende la traversa ma è ancora pizzicato in offside. Il match termina dopo 4 minuti di recupero.
La soddisfazione di Filippi
Giacomo Filippi a fine partita è soddisfatto. E spiega: “Siamo stati molto equilibrati, sempre alti, attenti, a raddoppiare le marcature. Non abbiamo lavorato chissà a quali cosa ma solo con lo staff per dare fiducia ai ragazzi cercare di eliminare qualche blocco che in qualche partita è subentrato. I ragazzi sono stati molto bravi, lucidi, in tutto quello che si è provato in settimana. Per la classifica continuo a dire che bisogna pensare partita dopo partita. Ma solo più in là si può fare qualche calcolo”.
“Dobbiamo essere equlibrati”
Il tecnico rosanero continua: “Giocare contro il Foggia di Zeman dà sempre un effetto particolare. Il mister è e rimane una persona coerente che nel calcio moderno ed anche in quello passato si riscontra difficilmente questa virtù e come Sacchi e come Guardiola ha dato un cambio generazionale nel modo di intendere il calcio.
Noi dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo ed essere equilibrati in ogni situazione. Non possiamo deprimerci quando le cose non vanno bene o esaltarci quando, come oggi, le cose vanno bene”.
Le emozioni del tecnico rosanero
Filippi sottolinea “Per me è stata un’emozione grande che mi sono portata dietro per tutta la settimana. Non vedevo l’ora di arrivare al campo per poterlo salutare. E’ una persona molto schietta. Ha sempre un sapore bello battere una compagine come il Foggia che lotterà fino alla fine per le prime posizioni. Vuol dire che noi siamo all’altezza e che possiamo fare bene”.
“Non siamo un attacco sterile ma dobbiamo essere più precisi”
E commenta la prova offensiva dei suoi: “Non siamo un attacco sterile dai numeri e se parliamo di indice di pericolosità in queste otto partite vi posso garantire che è una squadra che costruisce tanto. Magari non è molto precisa sotto porta ma oggi Alastra ha fatto due-tre interventi decisivi. Non sono preoccupato per i miei attaccanti ma dobbiamo lavorare di più per essere decisivi negli ultimi 20 metri”.
Soleri “Foggia ottima squadra, noi bravi a sbloccarla subito”
Anche Edoardo Soleri, a segno nel finale su rigore ma autore di una prova volitiva che lo ha visto protagonista nel finale, è contento della prestazione della squadra e spiega nel post match: “Dovevamo dare risposta a quanto fatto di buono nelle scorse settimane. Dovevamo dare un segnale che il Palermo c’è ed una vittoria convincente come questa ci voleva. Siamo stati bravi noi, il Foggia è un’ottima squadra e siamo stati bravi a sbloccarla subito. L’abbiamo impostata e preparata bene. Quando sblocchi subito una partita è tutto più facile. Siamo riusciti a fare quello che voleva il mister. Siamo contenti. Ci prendiamo i tre punti ma da martedì pensiamo alla trasferta sul campo della Turris”.
“Serenità mai mancata, siamo consapevoli del nostro valore”
L’attaccante parla della serenità dello spogliatoio: “Abbiamo sempre avuto la consapevolezza dei nostri mezzi. Dovevamo sicuramente fare di più. Adesso stiamo aumentando la condizione fisica e ci stiamo conoscendo e più passa il tempo, più miglioriamo. Lavorare dopo una vittoria è sicuramente più facile. Lo spogliatoio è sereno anche se non era felice. Sappiamo che Palermo è una piazza ambiziosa ma lo siamo anche noi giocatori. Oggi abbiamo fatto una grande partita. Lo spogliatoio dopo una vittoria è più allegro ma la serenità non è mai mancata perché sappiamo il nostro valore e sappiamo quello che possiamo dare e fare. Per la concorrenza, penso che possa fare molto bene. Abbiamo segnato tutti e due (Brunori). Potremmo anche giocare insieme, siamo abituati a giocare a due punte e possiamo convivere in avanti. Il mister fa delle scelte e se oggi ha fatto giocare lui dovrò essere solo mettere in difficoltà da qui alle prossime partite”.
“Giocare a Palermo è sempre particolare”
E chiude parlando dell’effetto Barbera ma anche del fatto che in trasferta ci sia stata poca fortuna: “Giocare a Palermo in uno stadio così bello così storico offre una sapore diverso quando si entra. La prima volta che sono entrato al Barbera mi ha rapito. Non è facile per nessuno venire qui a giocare. Atteggiamento diverso in trasferta? Per me è una coincidenza: fuori casa abbiamo giocato ma non siamo riusciti a prendere punti. Ora che hanno riaperto lo stadio sarà più facile per noi in casa. Dobbiamo mantenere questo trend in casa e migliorare fuori”.
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