- All’Olimpica finisce 10-10 con gli alabardati
- Il sette di Baldineti beffato nel finale
- Sprecata occasione per qualificazione anticipata alle final-four
Doveva essere una vittoria ma – ai fini del traguardo – anche il pareggio ottenuto potrebbe andare bene. Tuttavia rimane un match point sprecato perché rimanda il discorso qualificazione alle finali tricolore. E rimanda l’appuntamento con la storia. Il Telimar impatta beffardamente in casa alla piscina Olimpica con il Trieste per 10-10 nella quarta giornata del girone E del round preliminare scudetto del massimo campionato nazionale di pallanuoto maschile ma è sempre più vicino alla storica qualificazione alla final four tricolore.
I palermitani, infatti, adesso salgono a quota 7 in classifica rimanendo al secondo posto del gruppo dietro alla corazzata Pro Recco (vittoriosa mercoledì scorso a Posillipo addirittura per 24-3), prima a punteggio pieno. A due turni dalla fine di questa seconda fase, il Telimar ha cinque lunghezze di vantaggio proprio su Trieste (due punti in classifica) e sei sul Posillipo che è ultimo con un punto.
Qualificazione rimane molto vicina
Manca, dunque, solo l’aritmetica al club dell’Addaura per centrare la storica qualificazione alle finali scudetti e classificarsi – per la prima volta nella sua storia e nella storia della pallanuoto maschile palermitana – tra le prime quattro formazioni d’Italia. È vero, infatti, che il Telimar ha 5 lunghezze di vantaggio con 6 punti in palio, ma è altrettanto vero che Trieste dovrà fare visita all’ultima giornata (fissata per l’8 maggio) all’imbattuta Pro Recco.
Rammarico per il finale di match
C’è, però, grande rammarico per il sette guidato dal tecnico Marco Baldineti che si è fatto raggiungere nella quarta, ed ultima, frazione con un vantaggio di due reti. Una controfuga finalizzata da Podgornik ha fissato il punteggio sul 10-10 ad 1’43” dalla sirena.
Una beffa per la squadra palermitana che all’intervallo lungo era sopra di tre reti (7-4) e che nelle altre due frazioni ha concesso forse un po’ troppo agli alabardati. Sempre in vantaggio fin dai primi secondi di gioco, il sette di casa, non ha avuto il sufficiente cinismo per chiudere la partita.
E dire che grazie alle reti iniziali di Marziali a uomini pari e Vlahovic in superiorità, il Telimar aveva costruito un confortante doppio vantaggio. Trieste, però, decisa a non ripetere gli errori dell’andata si è rifatto sotto con Buljubasic e Mezzarobba. I palermitani chiudevano avanti il primo tempo con la rete di Di Patti.
Dopo il momentaneo pareggio del 3-3 per la rete di Milakovic in superiorità, il club dell’Addaura saliva in cattedra allungando fino al massimo vantaggio di 7-3 con una doppietta di Migliaccio – con il secondo goal in più – poi Vlahovic e di nuovo Migliaccio, entrambi in superiorità numerica.
I palermitani mantenevano alta la concentrazione ed andavano di nuovo sul +4 con Occhione, per gli ospiti rispondevano Mezzarobba e Petronio per l’8-6. Del Basso su uomo in più siglava il 9-6. Poi, gli uomini di Bettini si avvicinavano trasformando un rigore con Petronio e poi andando sul -1 con Mladossich. La terza frazione si chiudeva con la rete di Damonte in superiorità per il momentaneo 10-8. Fatale, dunque, l’ultimo quarto con Buljubasic a uomini pari a metà del parziale e con Podgornik in superiorità a 1’43 dalla sirena finale che fissavano il punteggio in parità.
Baldineti: “Se avessimo avuto più pazienza l’avremmo portata a casa
Marco Baldineti, allenatore TeLiMar, ha commentato a fine partita: “Una partita che meritavamo di vincere e in cui siamo sempre stati davanti, anche di tre goal. Se avessimo avuto un po’ più di pazienza in certe situazioni, l’avremmo portata a casa, ma inutile recriminare. Intanto, continuiamo a lavorare, in vista della doppia sfida con il Recco, sia in Campionato, in trasferta, che poi nella semifinale di Coppa Italia, in casa. Credo comunque che oggi, nonostante il pareggio, le nostre chances per centrare il secondo posto e la qualificazione siano aumentate”.
Queste, invece, le parole del presidente Marcello Giliberti: “Un grandissimo peccato; tre tempi giocati con grande intensità sempre in vantaggio di due-tre goal, non sono bastati per domare il forte Trieste, che è rimasto con grande caparbietà sempre in partita. Gli alabardati hanno agguantato meritatamente il pareggio alla fine del quarto tempo in cui in attacco siamo stati veramente inconcludenti. Arbitraggio a mio avviso perfetto. Questo pareggio, però, è un risultato che non serve a nessuno. Un vero grandissimo peccato, sperando che l’appuntamento con la storia, entrando nell’Olimpo della pallanuoto italiana con l’accesso alla Final Four Scudetto, sia soltanto rimandato”.
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