Si è costituita parte civile nel processo per estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un commerciante di Siracusa Libera impresa, l'associazione che riunisce commercianti, imprenditori ed artigiani contro il racket e l'usura.
La Prefettura di Siracusa ha emesso le interdittive antimafia nei confronti di 4 aziende agricole, situate nel territorio di Carlentini, a nord di Siracusa, legate ad un gruppo vicino al clan Nardo di Lentini.
Il gup del Tribunale di Catania ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di tre persone per concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di commerciante siracusano.
Sarà il gup del tribunale di Catania a decidere se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio della Procura distrettuale antimafia di Catania nei confronti di tre uomini per concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso ad un commerciante siracusano.
Ucciso con due colpi, uno al torace, l'altro alla bocca. Questa, in sintesi, la ricostruzione di un medico legale che ha testimoniato al tribunale di Siracusa, al processo per l'omicidio di Sebastiano Garrasi, ammazzato nell'aprile del 2002 in un fondo agricolo.
Il collaboratore di giustizia ha raccontato ai giudici della Corte di Assise di Siracusa i particolari dell'assassinio di Salvatore Garrasi, ammazzato nel 2002. La sua morte sarebbe stata una punizione perché avrebbe voluto costituire una banda autonoma dal clan Nardo.
In particolare gli arrestati sono stati condannati - in via definitiva - rispettivamente Terranova ad 8 anni e 4 mesi di reclusione e Fratullo a 9 anni di reclusione.
Colpito Giuseppe Petullà ritenuto dalla Direzione investigativa antimafia "contiguo all'organizzazione mafiosa "Nardo" egemone nella provincia di Siracusa e collegata alla organizzazione criminale mafiosa "Santapaola" di Catania"
Il settore del “fotovoltaico” soprattutto nel comune di Augusta, era un affare di Fabio Manservigi che si è inserito a pieno titolo con la costituzione, nel novembre del 2009, della società Fa.Mec srl.