Riusciranno i nostri eroi a fermare la fuga dei cervelli dalla Sicilia? Ragazze e ragazzi siciliani scappano, dopo la laurea – e talvolta anche prima – prendono la via dell’esilio in cerca di lavoro. Ad andare via sono sempre i più preparati, i migliori. Per invertire questa tendenza l’abbrivio deve partire dai luoghi dove i ragazzi si formano, le Università. Per questo anche da Palermo si prova a invertire la rotta, con il rettore dell’Ateneo, Massimo Midiri che annuncia “accordi con stakeholder locali al fine di fare uscire dall’Ateneo laureati con delle competenze che poi sono utili e sfruttabili nel mondo del lavoro il giorno dopo”. Per questo obiettivo, Unipa ha a disposizione un milione di euro. Di questo e di tanti altri obiettivi dell’Università palermitana Midiri ha parlato a Talk Sicilia.

Cantieri aperti a fine anno per la realizzazione del nuovo Policlinico di Palermo, un nuovo metodo per la formazione delle commissioni di concorsi e scommettere sull’internazionalizzazione dell’Ateneo palermitano, perché è forte la consapevolezza “di essere abbastanza indietro nel ranking internazionale”. Questi gli argomenti affrontati dal Rettore, nella terza puntata che Talk Sicilia ha dedicato al mondo dell’Ateneo di Palermo. Nelle precedenti puntate, Talk Sicilia aveva ospitato il presidente dell’Ersu e  il prorettore alla Vita studentesca.

Midiri – che guiderà l’università fino al 2027 – ha spiegato che rispetto all’internazionalizzazione  si sta procedendo grazie a “protocolli d’intesa con atenei francesi, belgi e giapponesi”: l’obiettivo è far arrivare gli studenti a Palermo per frequentare specifici e innovativi corsi di laurea. Per essere accoglienti,  annuncia Midiri  “stiamo per trasformare Hotel de France, una struttura vicinissima a Palazzo Steri, in aule e albergo”. Il Rettore ha spiegato che si punta a un cambio di passo anche rispetto all’offerta formativa.

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