ROMA (ITALPRESS) – “In Italia l’aumento del Pil, che nel secondo trimestre è risultato ben superiore alle attese, sarebbe proseguito nei mesi estivi. Sulla base degli indicatori disponibili, nel terzo trimestre la produzione industriale sarebbe cresciuta di circa un punto percentuale e il Pil di oltre il 2%. L’estensione della copertura vaccinale e l’incremento della mobilità hanno reso possibile la ripresa dei consumi di servizi da parte delle famiglie, che si è associata al recupero già in atto degli investimenti”. E’ quanto emerge dal Bollettino economico della Banca d’Italia. “Sulla base delle nostre attuali valutazioni, l’aumento del Pil dovrebbe collocarsi intorno al 6%, un valore sensibilmente superiore a quanto stimato nel Bollettino economico di luglio”, aggiunge. “L’Esecutivo ha aggiornato le stime tendenziali e gli obiettivi di bilancio per il prossimo triennio. Nel 2021 l’indebitamento netto si collocherebbe al 9,4% del Pil (dal 9,6 del 2020) e il debito al 153,5% (dal 155,6)”.
“A differenza di quanto programmato in primavera, questo quadro prefigura un miglioramento dei conti rispetto al 2020. Le nuove stime scontano una crescita del prodotto superiore alle attese e tengono conto, tra l’altro, di alcuni elementi favorevoli emersi nel corso dell’attività di monitoraggio delle entrate e delle spese delle Amministrazioni pubbliche”, osserva Bankitalia.
Inoltre “nei programmi del Governo l’incidenza sul Pil dell’indebitamento netto e quella del debito continuerebbero a ridursi gradualmente nei prossimi anni, sebbene in misura inferiore a quanto atteso nel quadro tendenziale per effetto di misure espansive che verranno definite nella prossima manovra di bilancio. Rispetto allo scenario a legislazione vigente la manovra determinerebbe infatti un maggior disavanzo di 1,3 punti percentuali del Pil in media nel triennio. Nel 2024 il disavanzo e il debito scenderebbero rispettivamente al 3,3 e al 146,1% del prodotto”.
(ITALPRESS).
“A differenza di quanto programmato in primavera, questo quadro prefigura un miglioramento dei conti rispetto al 2020. Le nuove stime scontano una crescita del prodotto superiore alle attese e tengono conto, tra l’altro, di alcuni elementi favorevoli emersi nel corso dell’attività di monitoraggio delle entrate e delle spese delle Amministrazioni pubbliche”, osserva Bankitalia.
Inoltre “nei programmi del Governo l’incidenza sul Pil dell’indebitamento netto e quella del debito continuerebbero a ridursi gradualmente nei prossimi anni, sebbene in misura inferiore a quanto atteso nel quadro tendenziale per effetto di misure espansive che verranno definite nella prossima manovra di bilancio. Rispetto allo scenario a legislazione vigente la manovra determinerebbe infatti un maggior disavanzo di 1,3 punti percentuali del Pil in media nel triennio. Nel 2024 il disavanzo e il debito scenderebbero rispettivamente al 3,3 e al 146,1% del prodotto”.
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