- Bertolaso è oggi coordinatore della campagna vaccinale lombarda
- E’ stato capo della protezione civile durante il governo Berlusconi
- I contagi sono in salita in tutta Italia e preoccupano le varianti
MILANO (ITALPRESS) – Le nuove chiusure “sono misure giuste, servono a limitare la diffusione del virus. Ma il vaccino è un’arma che fino a pochi mesi fa non avevamo”, un’arma “purtroppo ancora in quantità scarsa. Bisogna usarla meglio”. Lo dice Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile e oggi coordinatore della campagna vaccinale lombarda, in un’intervista al “Corriere della Sera”. In provincia di Brescia “siamo allo stesso livello di incidenza che c’era a novembre in occasione della seconda” ondata, e ora “ci sono territori vicini, che hanno già sofferto molto, in cui le varianti, soprattutto quella inglese, stanno correndo parecchio e si rivelano più contagiose della prima versione del coronavirus.
Sul territorio ho visto tanta preoccupazione ma anche tanta fiducia in ciò che stiamo facendo, è l’unico modo per bloccare il diffondersi dell’epidemia”, sottolinea.
Per Bertolaso quindi “bisogna subito puntare sulla prima dose, lo sto dicendo da una settimana e mi pare che anche il presidente del Consiglio lo stia sottolineando. Se ho 100 mila dosi di vaccino le uso per 100 mila persone, non mi riduco a 50 mila per poi fare il richiamo. Se basterà? C’è tanto di studio che dice che con la prima dose c’è copertura immunitaria. Parlo da uomo delle emergenze, che deve ridurre il danno. Il mio compito non è estirpare definitivamente il Covid. L’obiettivo, con la prima dose, è ridurre l’ospedalizzazione. E’ ciò che dicono i numeri di altri Paesi, come Israele”. “Non si può continuare a chiudere e a limitare. E’ giusto farlo, ma non basta”, conclude.
(ITALPRESS).
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