BOLOGNA (ITALPRESS) – “La parola dad come tutti gli acronimi è pericolosa. Se dad vuol dire l’esperienza dell’anno scorso in completa sostituzione della scuola in presenza, quella no, non la facciamo più. La scuola è in presenza e tutti noi dobbiamo remare in questa direzione. A settembre stiamo lavorando per essere in presenza”. Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi rispondendo alle domande degli studenti nella giornata di apertura di Rep 2021. Fuori dal Teatro Comunale di Bologna c’è una manifestazione di protesta di alcuni collettivi, dentro gli studenti e gli insegnati discutono anche animatamente della scuola del futuro, che i ragazzi vogliono in presenza. “Questo- ha detto il Ministro- non è un problema solo del governo. Bisogna responsabilizzare tutti. Non si dica il governo faccia, il governo dica: tutti facciamo, tutti diciamo”. La pandemia non va dimenticata. “Non è ancora finita. C’è anche questa responsabilità. Il Cts non è Voldemort, e io non sono Harry Potter”, ma la volontà è quella di riaprire le aule agli studenti. “Io mi impegno a proseguire la battaglia per la scuola in presenza, ma questa battaglia facciamola insieme. La scuola affettuosa che vogliamo – ha ribadito il ministro Bianchi – non può prescindere dalla presenza, ma lo dobbiamo fare tutti”.
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