ROMA (ITALPRESS) – “Il terzo Polo non è moto”. E’ il pensiero dell’ex ministra Elena Bonetti in una intervista a La Repubblica in cui parl dell’associazione che ha appena costituito – Per, acronimo di “Popolari, europeisti, riformatori”.
“Un’associazione culturale e politica – spiega – che si propone di chiamare a raccolta e far dialogare realtà troppo spesso escluse dal dibattito pubblico: reti civiche e di imprese, giovani, professionisti e donne che i partiti non ascoltano e non coinvolgono nei dossier più strategici per il Paese. L’obiettivo? Far ripartire il Terzo polo senza Italia viva che si è sfilata. Restituire fiducia e speranza ai tanti italiani che ci hanno votato e non si rassegnano al naufragio di un progetto politico che rischia di morire per i capricci di qualcuno. Per questo nasce Per: un laboratorio di aggregazione e partecipazione che abbia come fine la costruzione di quello spazio promesso alle elezioni. Azione? Ha un’anima liberale che l’arrivo di Gelmini, Carfagna, Bonanni e altri ha rafforzato. Ma Calenda ha capito che serve qualcosa di più ampio e plurale”.
“L’obiettivo – contnua Bonetti – è far partire un processo generativo: un partito nuovo che nasce da una forza già strutturata e da un’associazione come la nostra che include realtà civiche e nuove leadership. Dialogo con Renzi? Si dialoga con chi vuole partecipare a questo percorso. Renzi ne ha scelto un altro, sia nel metodo che nel merito. Se voleva far ripartire il Terzo polo aveva più di un modo: ricucire con Calenda, per esempio; trattenere nella comunità chi, come me o Ettore Rosato, non voleva rompere. Io, per averlo detto e ripetuto, l’ho pagata».
“Un’associazione culturale e politica – spiega – che si propone di chiamare a raccolta e far dialogare realtà troppo spesso escluse dal dibattito pubblico: reti civiche e di imprese, giovani, professionisti e donne che i partiti non ascoltano e non coinvolgono nei dossier più strategici per il Paese. L’obiettivo? Far ripartire il Terzo polo senza Italia viva che si è sfilata. Restituire fiducia e speranza ai tanti italiani che ci hanno votato e non si rassegnano al naufragio di un progetto politico che rischia di morire per i capricci di qualcuno. Per questo nasce Per: un laboratorio di aggregazione e partecipazione che abbia come fine la costruzione di quello spazio promesso alle elezioni. Azione? Ha un’anima liberale che l’arrivo di Gelmini, Carfagna, Bonanni e altri ha rafforzato. Ma Calenda ha capito che serve qualcosa di più ampio e plurale”.
“L’obiettivo – contnua Bonetti – è far partire un processo generativo: un partito nuovo che nasce da una forza già strutturata e da un’associazione come la nostra che include realtà civiche e nuove leadership. Dialogo con Renzi? Si dialoga con chi vuole partecipare a questo percorso. Renzi ne ha scelto un altro, sia nel metodo che nel merito. Se voleva far ripartire il Terzo polo aveva più di un modo: ricucire con Calenda, per esempio; trattenere nella comunità chi, come me o Ettore Rosato, non voleva rompere. Io, per averlo detto e ripetuto, l’ho pagata».
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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