ROMA (ITALPRESS) – “Il tempo di una riforma costituzionale è arrivato”. Così la ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Casellati, in un colloquio con La Stampa, torna sul premierato, assicurando che non toglierà poteri al presidente della Repubblica. Il “ritocco costituzionale” porterà invece al Paese una “credibilità, sul fronte economico e politico, che non possiamo avere senza governi stabili” e si dirà finalemnte addio a “inciuci, intrighi di Palazzo, legislature piene di coalizioni diverse e improbabili”. Sulle ipotesi di un premio di maggioranza in vista di una riforma della legge elettorale dice: “Servirà una soglia minima. Non si possono fare i salti mortali, passare dal 30% alle urne al 55% in Parlamento sarebbe esagerato”.
Comunque assicura che “nessun testo è blindato. Io sono pronta a fare da mediatrice non sono sorda le esigenze degli altri. Vorrei che però ci fosse una reciprocità, che le opposizioni venissero incontro. Non voglio strozzare il dibattito parlamentare ma non diventi un dialogo tra sordi”. Poi, spiega che “il premierato all’italiana è già un adattamento alla sensibilità di tutte le forze politiche. Il premierato puro invece è stato contestato perchè avrebbe posto in un ruolo di subalternità eccessivo il Parlamento”. Quanto al cancellierato alla tedesca, proposto dal Partito democratico, la ministra ritiene sia “un’idea contraddittoria: parlano di non togliere i poteri al capo dello Stato proponendo un’istituzione impostata diversamente dalla nostra e che di poteri, al Presidente, ne concede ancora meno”. Il primo sì a Palazzo Madama, auspica, arriverà “entro tre mesi, spero”. Sarà così perchè “dipende dai lavori parlamentarie da quant ci metteremo a trovare il punto di caduta condiviso. Io sono sempre i asclto, pronta a fare la mediatrice verso le sensibilità di tutti. Lavoriamo insieme”, chiosa.
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