ROMA (ITALPRESS) – “Attenzione, preoccupazione, vicinanza e solidarietà”. Sono i sentimenti con cui la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, che si è riunita in sessione straordinaria online, guarda all’Italia e al contesto internazionale. La riflessione si è concentrata in modo particolare sulla situazione relativa agli insegnanti di religione cattolica, al dibattito sul fine vita, alla crisi umanitaria in Afghanistan, al sisma che ha colpito Haiti.
Il primo tema analizzato è stato quello dell’assunzione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica, che ha visto la Presidenza impegnata in un confronto sulle molte questioni ancora aperte. E’ stata ribadita la profonda stima dei vescovi per i docenti di religione cattolica; è stato rinnovato l’impegno “per una sollecita interlocuzione istituzionale, positiva ed efficace, diretta particolarmente alla valorizzazione di coloro che da tanti anni svolgono questo servizio – si legge in una nota -. Attualmente c’è una situazione complessa e diseguale nelle Regioni e nelle Diocesi italiane, per questo viene vista con molta fiducia la prossima apertura di uno specifico tavolo di confronto con il Ministero dell’Istruzione, insieme all’impegno del Servizio nazionale per l’insegnamento della religione cattolica a tenere un costante dialogo con tutti i soggetti interessati”.
“Grave inquietudine” è stata espressa invece per la raccolta di firme per il referendum “che mira a depenalizzare l’omicidio del consenziente, aprendo di fatto all’eutanasia nel nostro Paese. Chiunque si trovi in condizioni di estrema sofferenza va aiutato a gestire il dolore, a superare l’angoscia e la disperazione, non a eliminare la propria vita – prosegue la Cei -. Scegliere la morte è la sconfitta dell’umano, la vittoria di una concezione antropologica individualista e nichilista in cui non trovano più spazio nè la speranza nè le relazioni interpersonali”.
(ITALPRESS).
Il primo tema analizzato è stato quello dell’assunzione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica, che ha visto la Presidenza impegnata in un confronto sulle molte questioni ancora aperte. E’ stata ribadita la profonda stima dei vescovi per i docenti di religione cattolica; è stato rinnovato l’impegno “per una sollecita interlocuzione istituzionale, positiva ed efficace, diretta particolarmente alla valorizzazione di coloro che da tanti anni svolgono questo servizio – si legge in una nota -. Attualmente c’è una situazione complessa e diseguale nelle Regioni e nelle Diocesi italiane, per questo viene vista con molta fiducia la prossima apertura di uno specifico tavolo di confronto con il Ministero dell’Istruzione, insieme all’impegno del Servizio nazionale per l’insegnamento della religione cattolica a tenere un costante dialogo con tutti i soggetti interessati”.
“Grave inquietudine” è stata espressa invece per la raccolta di firme per il referendum “che mira a depenalizzare l’omicidio del consenziente, aprendo di fatto all’eutanasia nel nostro Paese. Chiunque si trovi in condizioni di estrema sofferenza va aiutato a gestire il dolore, a superare l’angoscia e la disperazione, non a eliminare la propria vita – prosegue la Cei -. Scegliere la morte è la sconfitta dell’umano, la vittoria di una concezione antropologica individualista e nichilista in cui non trovano più spazio nè la speranza nè le relazioni interpersonali”.
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