MANCHESTER (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – L’uragano Haaland segna 5 gol in 57′ e porta in carrozza il Manchester City ai quarti di finale di Champions League. Demolito il Lipsia che alla fine perde 7-0: oltre al pokerissimo dell’attaccante norvegese c’è anche la rete di Gundogan e quella a tempo scaduto di De Bruyne. Forcing costante degli uomini di Guardiola sin dai primi minuti. De Bruyne pesca sul secondo palo Gundogan che colpisce di controbalzo ma manda altissimo da ottima posizione, poi Blaswich salva in qualche modo in uscita sul treno Haaland che arrivava a tutta velocità. Il City domina ma serve un episodio per sbloccarla e arriva poco dopo il 20′ quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo Henrichs contende a Rodri una palla alta e tocca con il braccio troppo largo: l’episodio sfugge all’arbitro però non al Var che richiama il direttore di gara, il quale rivede al monitor e poi indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri Haaland incrocia con il sinistro nell’angolino basso, il portiere intuisce ma non ci arriva. Non passano nemmeno 2′ che arriva subito la doppietta: De Bruyne dal limite dell’area colpisce in pieno la traversa, il tap-in di testa è sempre del 9 norvegese. L’uno-due tramortisce il Lipsia che con Werner manca la porta non riuscendo ad approfittare di un errore in uscita di Rodri. Dall’altro lato Blaswich fa il possibile opponendosi a Gundogan, ma prima dell’intervallo arriva anche il 3-0: angolo di Grealish, colpo di testa di Dias, il pallone sbatte sul palo e poi balla su tutta la linea di porta, Haidara prova a liberare ma colpisce il solito Haaland che con il rimpallo favorevole insacca ancora.
Di fatto la gara si chiude qui. Nella ripresa Gundogan indovina il diagonale rasoterra del 4-0 interrompendo solo momentaneamente il monologo nel tabellino di Haaland a cui basteranno i successivi 8′ per fare altri due gol risolvendo altrettante mischie in area nate da palle inattive. Quando al 64′ Guardiola richiama in panchina il norvegese (dentro Alvarez) il pubblico di casa fa partire l’ovazione: Haaland ha eguagliato il record di 5 reti in una singola partita di Champions appartenente a Luiz Adriano e Messi ed è anche il più giovane di sempre a superare quota 30 gol (per lui 33 in appena 25 partite giocate) nella competizione. Dopo la girandola di cambi, inevitabilmente il finale è a ritmi più blandi. Il Manchester comunque non si ferma e nel recupero anche De Bruyne trova la gioia personale con un bellissimo destro a giro dalla distanza che si insacca all’incrocio dei pali. Tedeschi travolti, inglesi in festa.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
Di fatto la gara si chiude qui. Nella ripresa Gundogan indovina il diagonale rasoterra del 4-0 interrompendo solo momentaneamente il monologo nel tabellino di Haaland a cui basteranno i successivi 8′ per fare altri due gol risolvendo altrettante mischie in area nate da palle inattive. Quando al 64′ Guardiola richiama in panchina il norvegese (dentro Alvarez) il pubblico di casa fa partire l’ovazione: Haaland ha eguagliato il record di 5 reti in una singola partita di Champions appartenente a Luiz Adriano e Messi ed è anche il più giovane di sempre a superare quota 30 gol (per lui 33 in appena 25 partite giocate) nella competizione. Dopo la girandola di cambi, inevitabilmente il finale è a ritmi più blandi. Il Manchester comunque non si ferma e nel recupero anche De Bruyne trova la gioia personale con un bellissimo destro a giro dalla distanza che si insacca all’incrocio dei pali. Tedeschi travolti, inglesi in festa.
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