ROMA (ITALPRESS) – “Noi diremo sempre no a ulteriori invii di armi. Contrastiamo la corsa al riarmo, considerandola una follia;
investire in armamenti e seguire questo delirio collettivo è sbagliato. Siamo per i negoziati di pace”. Così il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ospite di RTL 102.5 in Non Stop News con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.
“Abbiamo inserito la parola “pace” nel nostro logo – ha evidenziato -. All’inizio, abbiamo appoggiato i primi invii di armi perchè c’era una asimmetria militare sul campo ed era necessario per impostare i negoziati di pace. Siamo stati chiarissimi. Ma ora siamo costretti a mandare sempre più armi, sempre più letali e sofisticate. Adesso stiamo per inviare anche le nostre truppe, ma io non sono favorevole a mandare i nostri giovani con elmetti e giubbotti antiproiettile perchè è una soluzione che si sta rivelando controproducente. Non contiamo nulla; una volta che scegli di assecondare Washington e Londra, il massimo che puoi aspettarti è un bacio in fronte da Biden”.
“Il tema, però, è un altro – prosegue -, gli altri parlano di pace in campagna elettorale, ma nessuno si è prodigato per una strategia alternativa. Questo è dimostrato dal fatto che, qualche settimana fa, nel Parlamento europeo si è votata una risoluzione che prevede l’invio di armi ad oltranza, e tutte le forze politiche italiane hanno votato sì. Gli unici che hanno detto no siamo noi del Movimento 5 Stelle. Se parliamo del massacro di Gaza, il governo ha mancato l’occasione di promuovere e votare una risoluzione per il cessate il fuoco. Per tre volte, il governo italiano si è astenuto all’Assemblea delle Nazioni Unite. Quindi, oggi parlare di pace per prendere qualche voto in più non conta nulla. Ho stabilito, nell’interesse dell’Italia, di avere sempre buoni rapporti con tutti. Tuttavia, quando si è trattato di assecondare interessi nazionali, ho scontentato anche Trump. Quando hai degli alleati, devi parlare chiaro: non ti puoi inginocchiare per assecondare il mainstream se è contrario agli interessi in cui credi”, conclude.
investire in armamenti e seguire questo delirio collettivo è sbagliato. Siamo per i negoziati di pace”. Così il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ospite di RTL 102.5 in Non Stop News con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.
“Abbiamo inserito la parola “pace” nel nostro logo – ha evidenziato -. All’inizio, abbiamo appoggiato i primi invii di armi perchè c’era una asimmetria militare sul campo ed era necessario per impostare i negoziati di pace. Siamo stati chiarissimi. Ma ora siamo costretti a mandare sempre più armi, sempre più letali e sofisticate. Adesso stiamo per inviare anche le nostre truppe, ma io non sono favorevole a mandare i nostri giovani con elmetti e giubbotti antiproiettile perchè è una soluzione che si sta rivelando controproducente. Non contiamo nulla; una volta che scegli di assecondare Washington e Londra, il massimo che puoi aspettarti è un bacio in fronte da Biden”.
“Il tema, però, è un altro – prosegue -, gli altri parlano di pace in campagna elettorale, ma nessuno si è prodigato per una strategia alternativa. Questo è dimostrato dal fatto che, qualche settimana fa, nel Parlamento europeo si è votata una risoluzione che prevede l’invio di armi ad oltranza, e tutte le forze politiche italiane hanno votato sì. Gli unici che hanno detto no siamo noi del Movimento 5 Stelle. Se parliamo del massacro di Gaza, il governo ha mancato l’occasione di promuovere e votare una risoluzione per il cessate il fuoco. Per tre volte, il governo italiano si è astenuto all’Assemblea delle Nazioni Unite. Quindi, oggi parlare di pace per prendere qualche voto in più non conta nulla. Ho stabilito, nell’interesse dell’Italia, di avere sempre buoni rapporti con tutti. Tuttavia, quando si è trattato di assecondare interessi nazionali, ho scontentato anche Trump. Quando hai degli alleati, devi parlare chiaro: non ti puoi inginocchiare per assecondare il mainstream se è contrario agli interessi in cui credi”, conclude.
– Fonte: Agenzia Fotogramma – (ITALPRESS).
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