ROMA (ITALPRESS) – “Spalletti è una grande persona e un grande allenatore, ha fatto crescere una materia prima straordinaria. Se va via? Spalletti è un uomo libero, se viene uno e ti dice ‘io ho fatto il massimo, si è concluso un ciclo della mia vita, ho un altro anno di contratto ma preferirei avere un anno sabbaticò…che fai? Ti opponi? Io lo ringrazio e gli auguro il meglio”. Così il presidente del Napoli campione d’Italia, Aurelio De Laurentiis, ospite di ‘Che tempo che fà su Rai 3, conferma l’addio di Luciano Spalletti dopo la conquista dello scudetto. “Lo scorso giungo in una conferenza, dopo aver perso tanti giocatori il cui ciclo al Napoli per me era finito, un giornalista mi chiese ‘adesso cosa pensa di fare?’ e io gli dissi lo scudetto. In quell’occasione mi guardò male anche Spalletti” ha detto De Laurentiis, che ha anche parlato dello stadio. “Maradona è unico e irripetibile. Gli abbiamo dedicato lo stadio, era una cosa dovuta. Quando questo stadio lo farò diventare del Napoli – perchè il Comune deve darcelo per 99
anni, altrimenti lo faccio a Caserta – e vediamo se saranno
contenti i napoletani, faremo un museo bellissimo. Poi dovremo
poter fare anche concerti, matrimoni, prime comunioni. E’ un luogo straordinario” ha aggiunto. “Se parlo con i giocatori? Certo, come no. L’altra sera eravamo a trovare Gigi D’Alessio con alcuni di loro. Ho un bellissimo rapporto. Quando presi il club non sapevo nulla di calcio, ma il cinema è talmente complesso che pensai ‘che sarà mai questo calciò. Io da piccolo giocavo a basket”.
– foto Image –
(ITALPRESS).
anni, altrimenti lo faccio a Caserta – e vediamo se saranno
contenti i napoletani, faremo un museo bellissimo. Poi dovremo
poter fare anche concerti, matrimoni, prime comunioni. E’ un luogo straordinario” ha aggiunto. “Se parlo con i giocatori? Certo, come no. L’altra sera eravamo a trovare Gigi D’Alessio con alcuni di loro. Ho un bellissimo rapporto. Quando presi il club non sapevo nulla di calcio, ma il cinema è talmente complesso che pensai ‘che sarà mai questo calciò. Io da piccolo giocavo a basket”.
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