ROMA (ITALPRESS) – “Il Mediterraneo è storicamente uno spazio di dialogo e scambio. La nostra ambizione è quella di continuare a offrire con i Med Dialogues un laboratorio per ridefinire la nostra azione comune alla luce delle sfide di oggi”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un intervento sul quotidiano La Repubblica in vista dei Mediterranean Dialogues, iniziativa promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Ispi e in programma a Roma il 3 e 4 dicembre.
“Su queste basi, vogliamo e dobbiamo investire mettendo al centro le persone, a partire dai giovani, cui sarà dedicato uno dei fora organizzati a margine dei Med Dialogues, e sostenendo la loro capacità di innovazione e di crescita – spiega il ministro -. Le rivalità ideologiche, la competizione per il controllo delle risorse e l’emergere di nuove crisi che si sommano a quelle da tempo irrisolte non devono limitare il nostro sforzo, ma anzi rafforzarlo per contrastare dinamiche negative. Con questo intento, i “Rome Med Dialogues” rappresentano un tassello importante del più ampio mosaico dell’azione dell’Italia per il futuro della regione mediterranea, basata sulla volontà di tutelare e gestire, in maniera condivisa, i “beni comuni mediterranei”: ambiente, mare (blue economy), ricerca e innovazione digitale, diplomazia scientifica e culturale, mobilità, salute”.
“Sono gli stessi temi al centro della “Nuova Agenda per il Mediterraneo” dell’Unione Europea, che non a caso l’Italia ha ispirato e sostenuto con convinzione, per rilanciare il partenariato tra l’Ue e il suo vicinato meridionale stimolando una ripresa verde, digitale, resiliente e giusta”, aggiunge Di Maio.
(ITALPRESS).
“Su queste basi, vogliamo e dobbiamo investire mettendo al centro le persone, a partire dai giovani, cui sarà dedicato uno dei fora organizzati a margine dei Med Dialogues, e sostenendo la loro capacità di innovazione e di crescita – spiega il ministro -. Le rivalità ideologiche, la competizione per il controllo delle risorse e l’emergere di nuove crisi che si sommano a quelle da tempo irrisolte non devono limitare il nostro sforzo, ma anzi rafforzarlo per contrastare dinamiche negative. Con questo intento, i “Rome Med Dialogues” rappresentano un tassello importante del più ampio mosaico dell’azione dell’Italia per il futuro della regione mediterranea, basata sulla volontà di tutelare e gestire, in maniera condivisa, i “beni comuni mediterranei”: ambiente, mare (blue economy), ricerca e innovazione digitale, diplomazia scientifica e culturale, mobilità, salute”.
“Sono gli stessi temi al centro della “Nuova Agenda per il Mediterraneo” dell’Unione Europea, che non a caso l’Italia ha ispirato e sostenuto con convinzione, per rilanciare il partenariato tra l’Ue e il suo vicinato meridionale stimolando una ripresa verde, digitale, resiliente e giusta”, aggiunge Di Maio.
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