Ha preso il via in tutta Italia, dalle 7,00 di questa mattina, il voto per 5 quesiti referendari sulla giustizia e, in 971 comuni, quello per il rinnovo degli organi elettivi. Il primo turno delle amministrative riguarda 142 comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti e 829 inferiore. In particolare, sono chiamati al voto 4 capoluoghi di Regione (Palermo, Genova, L’Aquila e Catanzaro) e 22 capoluoghi di provincia (Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Lodi, Monza, Belluno, Padova, Verona, Gorizia, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, Viterbo, Barletta, Taranto, Catanzaro, Messina, Oristano). Proprio a Palermo, nella serata di ieri, si è registrata una situazione di caos nella costituzione dei seggi, a causa del forfait all’ultimo momento, di oltre un centinaio di presidenti e scrutatori. La Prefettura è stata impegnata per tutta la notte nel tentativo di risolvere questa situazione, con la nomina di sostituti. Lo scrutinio per i referendum abrogativi seguirà la chiusura dei seggi delle 23, e in questo caso si capirà subito se avrà votato almeno il 50% degli aventi diritto al voto, in modo da poter ritenere valido il giudizio dei cittadini, mentre quello per la tornata amministrativa inizierà alle 14 di lunedì 13 giugno. Per i referendum abrogativi e le elezioni amministrative, i seggi saranno aperti nella sola giornata di domenica dalle 7 alle 23. L’elettore dovrà essere munito di tessera elettorale e idoneo documento di riconoscimento. Dopo le polemiche dei giorni scorsi è stato tolto l’obbligo di mascherina, anche se il Viminale informa che è fortemente raccomandato il suo utilizzo. (ITALPRESS).
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