ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo introdotto molte semplificazioni e stiamo andando nella direzione di una maggiore apertura per accelerare l’installazione di nuovo fotovoltaico ed eolico”.
Lo ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini nel corso del Question time alla Camera, rispondendo ad una interrogazione di Italia Viva sulla revoca della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico dal punto di vista paesaggistico del bacino del torrente Arrone, in provincia di Viterbo. “Con il decreto legge approvato nelle scorse settimane, attualmente in corso di pubblicazione, è stata rivista la qualificazione come aree idonee alla installazione di impianti di produzione da energie di fonti rinnovabili in tutte le aree che non siano vincolate e non si collochino nella fascia di rispetto in termini di distanza dal bene tutelato. D’intesa col Ministro Cingolani stiamo lavorando per realizzare un equilibrio tra tutela del paesaggio, prevista dall’articolo 9 della Costituzione, e l’esigenza di aumentare la capacità energica da fonti rinnovabili, sia perchè è un obbligo dell’Ue ma anche perchè è giusto”.
“Ricordo a tutti che le Soprintendenze sono autonome. Il Ministro ha un potere politico d’indirizzo generale, non ha alcuna facoltà di intervenire, se lo facesse commetterebbe un abuso. Il procedimento che riguarda il bacino del torrente Arrone è stato solo avviato, procederà con il parere della Regione e si concluderà non con una decisione del Soprintendente bensì della Commissione regionale creata dalla riforma approvata dal Ministero qualche anno”, ha concluso.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).
Lo ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini nel corso del Question time alla Camera, rispondendo ad una interrogazione di Italia Viva sulla revoca della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico dal punto di vista paesaggistico del bacino del torrente Arrone, in provincia di Viterbo. “Con il decreto legge approvato nelle scorse settimane, attualmente in corso di pubblicazione, è stata rivista la qualificazione come aree idonee alla installazione di impianti di produzione da energie di fonti rinnovabili in tutte le aree che non siano vincolate e non si collochino nella fascia di rispetto in termini di distanza dal bene tutelato. D’intesa col Ministro Cingolani stiamo lavorando per realizzare un equilibrio tra tutela del paesaggio, prevista dall’articolo 9 della Costituzione, e l’esigenza di aumentare la capacità energica da fonti rinnovabili, sia perchè è un obbligo dell’Ue ma anche perchè è giusto”.
“Ricordo a tutti che le Soprintendenze sono autonome. Il Ministro ha un potere politico d’indirizzo generale, non ha alcuna facoltà di intervenire, se lo facesse commetterebbe un abuso. Il procedimento che riguarda il bacino del torrente Arrone è stato solo avviato, procederà con il parere della Regione e si concluderà non con una decisione del Soprintendente bensì della Commissione regionale creata dalla riforma approvata dal Ministero qualche anno”, ha concluso.
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