ROMA (ITALPRESS) – “Ci confrontiamo con un mercato molto frammentato. Quello della comunicazione e delle relazioni pubbliche è pulviscolare ma si sta finalmente andando verso un processo di aggregazione e di semplificazione, altrimenti la concorrenza diventa al ribasso e questo non fa bene nè alla comunicazione nè ai clienti”. Lo ha detto Camillo Ricci, amministratore delegato di Epr Comunicazione, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress conomy.
“Abbiamo provato – ha spiegato in merito alla recente quotazione in Borsa – ad avviare un processo di crescita per garantirci sul mercato le migliori competenze che ci sono in un panorama sempre più complesso. Oggi fare il comunicatore vuol dire saper fare tante cose diverse che una sola persona non è in grado di fare”.
“Per una Pmi – ha sottolineato – quella della quotazione è una scommessa importante. Si tratta di cambiare abito mentale e avere il coraggio di confrontarsi con il mercato, anche finanziario. Vuol dire cambiare atteggiamento, soprattutto nella gestione dell’azienda, e sottoporsi a una serie di controlli che spesso le Pmi non hanno”.
Per Ricci, inoltre, “il processo di quotazione impone alle Pmi la massima trasparenza”. “Credo che sia una garanzia anche per i nostri clienti”, ha aggiunto.
Con lo sviluppo delle tecnologie è cambiato il modo di fare comunicazione. “Il digitale – ha affermato – ha stravolto la nostra vita e il nostro mondo. Ci siamo trovati tutti a fare una scelta: o gestire questi processi al massimo livello possibile di competenza o subirli. Noi abbiamo provato a gestirli. Grazie all’aumento di capitale – ha continuato – abbiamo acquisito un’azienda molto interessante con un bel fatturato e un gruppo di ingegneri e sviluppatori competenti. La comunicazione o è integrata o non è. Quindi stiamo rivedendo l’organizzazione degli uffici e delle squadre in questa logica integrata. Abbiamo dovuto fare un salto e metterci in discussione”.
“Abbiamo fatto la scommessa – ha poi aggiunto – di essere partner ideali per accompagnare le aziende nella transizione digitale e in quella della sostenibilità. Quindi abbiamo deciso dotarci di competenze che aiutino a fare questa attività di consulenza, evitando errori che si fanno su un versante e sull’altro”. E’ necessario, quindi, “comunicare a ogni target col social giusto e svolgere un lavoro approfondito sui dati”.
Quanto alla sostenibilità, “abbiamo realizzato un percorso come azienda e siamo diventati B-Corp”, ha spiegato l’ad di Epr Comunicazione parlando di “azioni concrete” come “l’eliminazione della plastica dagli uffici, l’azzeramento delle emissioni e attività con il nostro personale”.
Una richiesta al mondo politico? “Se potessi cercherei di attirare l’attenzione sulla necessità di bonificare le gare pubbliche nel nostro settore”, ha detto, evidenziando “profonda insoddisfazione” perchè “da una parte – ha spiegato Ricci – abbiamo bandi pubblici scritti male, da gente che non è competente di comunicazione e rischia di fare richieste che non sono realizzabili o sono sbagliate tecnicamente, poi abbiamo alcuni operatori che hanno la tendenza a fare ribassi”.
“Abbiamo provato – ha spiegato in merito alla recente quotazione in Borsa – ad avviare un processo di crescita per garantirci sul mercato le migliori competenze che ci sono in un panorama sempre più complesso. Oggi fare il comunicatore vuol dire saper fare tante cose diverse che una sola persona non è in grado di fare”.
“Per una Pmi – ha sottolineato – quella della quotazione è una scommessa importante. Si tratta di cambiare abito mentale e avere il coraggio di confrontarsi con il mercato, anche finanziario. Vuol dire cambiare atteggiamento, soprattutto nella gestione dell’azienda, e sottoporsi a una serie di controlli che spesso le Pmi non hanno”.
Per Ricci, inoltre, “il processo di quotazione impone alle Pmi la massima trasparenza”. “Credo che sia una garanzia anche per i nostri clienti”, ha aggiunto.
Con lo sviluppo delle tecnologie è cambiato il modo di fare comunicazione. “Il digitale – ha affermato – ha stravolto la nostra vita e il nostro mondo. Ci siamo trovati tutti a fare una scelta: o gestire questi processi al massimo livello possibile di competenza o subirli. Noi abbiamo provato a gestirli. Grazie all’aumento di capitale – ha continuato – abbiamo acquisito un’azienda molto interessante con un bel fatturato e un gruppo di ingegneri e sviluppatori competenti. La comunicazione o è integrata o non è. Quindi stiamo rivedendo l’organizzazione degli uffici e delle squadre in questa logica integrata. Abbiamo dovuto fare un salto e metterci in discussione”.
“Abbiamo fatto la scommessa – ha poi aggiunto – di essere partner ideali per accompagnare le aziende nella transizione digitale e in quella della sostenibilità. Quindi abbiamo deciso dotarci di competenze che aiutino a fare questa attività di consulenza, evitando errori che si fanno su un versante e sull’altro”. E’ necessario, quindi, “comunicare a ogni target col social giusto e svolgere un lavoro approfondito sui dati”.
Quanto alla sostenibilità, “abbiamo realizzato un percorso come azienda e siamo diventati B-Corp”, ha spiegato l’ad di Epr Comunicazione parlando di “azioni concrete” come “l’eliminazione della plastica dagli uffici, l’azzeramento delle emissioni e attività con il nostro personale”.
Una richiesta al mondo politico? “Se potessi cercherei di attirare l’attenzione sulla necessità di bonificare le gare pubbliche nel nostro settore”, ha detto, evidenziando “profonda insoddisfazione” perchè “da una parte – ha spiegato Ricci – abbiamo bandi pubblici scritti male, da gente che non è competente di comunicazione e rischia di fare richieste che non sono realizzabili o sono sbagliate tecnicamente, poi abbiamo alcuni operatori che hanno la tendenza a fare ribassi”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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