ROMA (ITALPRESS) – “Ci toccano marginalmente le riduzioni nelle forniture di gas russo. Noi ogni giorno prendiamo circa 30 milioni di metri cubi di gas dalla Russia, quindi il taglio annunciato ieri equivale a 10 milioni di metri cubi. Noi ogni giorno dobbiamo acquistare fino a 100 milioni di metri cubi, una quantità che verrà ricompensata con altre fonti che sono state trovate negli scorsi mesi. La situazione è sotto controllo”. Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, ospite a “The Breakfast Club” su Radio Capital.
“Gli stoccaggi, cioè le riserve che stiamo accumulando, sono arrivati al 64%, entro fine anno dobbiamo arrivare al 90% e questo è necessario per affrontare l’inverno che è il periodo di massimo consumo. La situazione è instabile, c’è una guerra alle porte. Però abbiamo messo in campo un programma di differenziazione delle forniture importante, che a lungo termine dovranno rimpiazzare il gas ricevuto dalla Russia”.
Il ministro Cingolani ha anche spiegato i problemi nelle infrastrutture: “Il pericolo non è la situazione internazionale ma nazionale. Metà di questo nuovo gas è liquido quindi va rigassificato. La cosa cruciale è che i rigassificatori devono essere installati puntualmente, se non abbiamo la capacità di rigassificarlo non possiamo usarlo. Se la situazione rimane questa, non ci saranno misure draconiane. Poi è un periodo di crisi, quindi possiamo fare conto su un pò di economia di scala, come un grado in meno di temperatura. Se abbassassimo di un grado la temperatura in casa il problema sarebbe molto piccolo per i cittadini ma questo ci porterebbe a un risparmio enorme in termini di gas”.
“Gli stoccaggi, cioè le riserve che stiamo accumulando, sono arrivati al 64%, entro fine anno dobbiamo arrivare al 90% e questo è necessario per affrontare l’inverno che è il periodo di massimo consumo. La situazione è instabile, c’è una guerra alle porte. Però abbiamo messo in campo un programma di differenziazione delle forniture importante, che a lungo termine dovranno rimpiazzare il gas ricevuto dalla Russia”.
Il ministro Cingolani ha anche spiegato i problemi nelle infrastrutture: “Il pericolo non è la situazione internazionale ma nazionale. Metà di questo nuovo gas è liquido quindi va rigassificato. La cosa cruciale è che i rigassificatori devono essere installati puntualmente, se non abbiamo la capacità di rigassificarlo non possiamo usarlo. Se la situazione rimane questa, non ci saranno misure draconiane. Poi è un periodo di crisi, quindi possiamo fare conto su un pò di economia di scala, come un grado in meno di temperatura. Se abbassassimo di un grado la temperatura in casa il problema sarebbe molto piccolo per i cittadini ma questo ci porterebbe a un risparmio enorme in termini di gas”.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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