ROMA (ITALPRESS) – “Non vedo discontinuità, al netto di cose che era imbarazzante non fare, come la sostituzione di Arcuri, il resto continua a essere drammaticamente in continuità. Io sono rimasta francamente scioccata dal fatto che una personalità del calibro di Mario Draghi, che sulle materie economiche ne capisce più di tutti quanti gli alti messi insieme, non abbia ritenuto di abolire l’idiozia inutile del cashback su cui abbiamo messo 5 miliardi. E’ normale che ai ristori alle imprese vadano 11 miliardi e 5 miliardi si mettano sul cashback? La priorità è la lotteria degli scontrini o le imprese? Il governo su questo porta avanti i provvedimenti di Conte”. Lo ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a margine del flash mob del partito davanti Palazzo Chigi, nel corso del quale i parlamentari hanno consegnato simbolicamente al presidente del Consiglio Draghi e al Governo una maxi-busta per lanciare la proposta “Se mi chiudi non mi chiedi” sul tema delle cartelle esattoriali.
“Ci sono milioni di italiani che tra un mese riceveranno cartelle esattoriali, in una situazione economica devastata che vede 400 mila disoccupati in più, 300 mila aziende che hanno chiuso nel 2020 solo nel settore del commercio e del turismo, meno 9 punti percentuali di Pil, come si fa a chiedere agli italiani di pagare i debiti, e come si fa a non distinguere tra chi nel 2020 continuava comunque ad avere uno stipendio e chi ha perso tutto?”, ha aggiunto Meloni, per la quale “se ci sono attività che per colpa delle restrizioni volute dal governo non hanno potuto lavorare, non si può chiedere loro niente. La norma presente nel Dl Sostegni è un pannicello caldo, è lontana anni luce dalla pace fiscale”.
(ITALPRESS).
“Ci sono milioni di italiani che tra un mese riceveranno cartelle esattoriali, in una situazione economica devastata che vede 400 mila disoccupati in più, 300 mila aziende che hanno chiuso nel 2020 solo nel settore del commercio e del turismo, meno 9 punti percentuali di Pil, come si fa a chiedere agli italiani di pagare i debiti, e come si fa a non distinguere tra chi nel 2020 continuava comunque ad avere uno stipendio e chi ha perso tutto?”, ha aggiunto Meloni, per la quale “se ci sono attività che per colpa delle restrizioni volute dal governo non hanno potuto lavorare, non si può chiedere loro niente. La norma presente nel Dl Sostegni è un pannicello caldo, è lontana anni luce dalla pace fiscale”.
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