ROMA (ITALPRESS) – «Essere leali significa anche dire cosa non va bene. Ad esempio, è epocale il provvedimento che tassa gli extra profitti delle aziende in campo energetico per tagliare le bollette, ma non è sufficiente. Dal 10% dovremmo passare al 25% di tassazione degli extraprofitti, altrimenti perderemo intere filiere produttive». Lo afferma in un’intervista al quotidiano La Stampa il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.
«Il Def verrà presentato in Consiglio dei ministri nei primi giorni di questa settimana, ma al momento il ministero dell’Economia non ci ha chiesto alcun contributo. A seconda di quello che ci troveremo scritto, quindi, vedremo come comportarci», spiega Patuanelli, che aggiunge: «Mi trovo spesso in difficoltà nel non sapere cosa sto votando. Se le oltre 100 pagine di Def arrivano sul mio tavolo un’ora prima del Consiglio dei ministri, è un problema pretendere poi che non si dicano le cose che non vanno. Non si tratta di concertare, ma di condividere. Aiuterebbe anche nel rapporto tra governo e gruppi parlamentari».
E sul rapporto con il Pd sottolinea: «Se si vuole costruire un’alleanza, bisogna imparare a stare insieme. Dovremo lavorare per amalgamarci meglio soprattutto con alcuni pezzi del Pd che meno sopportano l’idea di una coalizione con noi. Ma stiamo costruendo bene il percorso verso le Amministrative di giugno: corriamo insieme in tutti i grandi comuni. Ci sono le condizioni per consolidare questo rapporto a livello locale».
(ITALPRESS).
«Il Def verrà presentato in Consiglio dei ministri nei primi giorni di questa settimana, ma al momento il ministero dell’Economia non ci ha chiesto alcun contributo. A seconda di quello che ci troveremo scritto, quindi, vedremo come comportarci», spiega Patuanelli, che aggiunge: «Mi trovo spesso in difficoltà nel non sapere cosa sto votando. Se le oltre 100 pagine di Def arrivano sul mio tavolo un’ora prima del Consiglio dei ministri, è un problema pretendere poi che non si dicano le cose che non vanno. Non si tratta di concertare, ma di condividere. Aiuterebbe anche nel rapporto tra governo e gruppi parlamentari».
E sul rapporto con il Pd sottolinea: «Se si vuole costruire un’alleanza, bisogna imparare a stare insieme. Dovremo lavorare per amalgamarci meglio soprattutto con alcuni pezzi del Pd che meno sopportano l’idea di una coalizione con noi. Ma stiamo costruendo bene il percorso verso le Amministrative di giugno: corriamo insieme in tutti i grandi comuni. Ci sono le condizioni per consolidare questo rapporto a livello locale».
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