AL WACKRAH (QATAR) (ITALPRESS) – La Tunisia stecca clamorosamente, il tecnico Kadri non si accorge delle sofferenze tattiche della sua squadra, l’Australia vince di misura grazie alla rete di Duke e adesso sogna ad occhi aperti. Errori imperdonabili per un campionato del mondo, in particolare lo spazio lasciato sulla corsia di destra, dal quale sono arrivati tanti cross tra cui quello del gol decisivo. Errori anche in fase d’impostazione, ma anche in semplici passaggi finiti tra i piedi degli australiani o, peggio ancora, in fallo laterale. Una Tunisia spenta, insomma, che ha favorito la difesa di un’Australia coraggiosa ed intraprendente. Al primo tiro in porta la partita si sblocca. Minuto 23, il solito Goodwin imperversa a sinistra, cross deviato per la splendida girata di testa di Mitchell Duke, che gioca nella serie B giapponese, e palla in rete. Laidouni non riesce a scuotere gli africani, continuamente raddoppiati in mezzo al campo ed impossibilitati nel costruire azioni pericolose. Il primo sussulto tunisino solo al 40′ quando Sliti viene stoppato da Souttar, bravissimo a gettarsi davanti al proprio portiere quando Jebali allarga la palla al proprio compagno. La Tunisia insiste ed al 47′ sfiora il pareggio quando Jebali serve Msakni al centro, il tiro di prima finisce a fil di palo. Nella ripresa la Tunisia, con Sassi mediano destro, sembra prendere coraggio; l’Australia riparte con una freccia di Goodwin che non viene sfruttata dagli altri due attaccanti dei “socceroos” (10′). Il raddoppio sembra fatto quando MacLaren serve Leckie che arriva con un secondo di ritardo (27′). La Tunisia forza i tempi con Kechrida e Khazri ma gli avversari tengono benissimo fino al 6′ di recupero.
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