LECCE (ITALPRESS) – Rimonte e controrimonte al Via del Mare dove il Lecce conquista un successo fondamentale in chiave salvezza superando 3-2 la Fiorentina nell’anticipo della 23^ giornata di campionato. Forte il forcing della Fiorentina in avvio, ma il Lecce ne esce con autorità e fa male ai viola. Sbatte sulla traversa un colpo di testa di Kaba su bel cross di Gallo con Almqvist che si fa respingere da Terracciano il tap-in sotto misura: solo la prima delle occasioni dei giallorossi, preludio al gol del vantaggio arrivato pochi minuti più tardi su calcio di punizione. L’arbitro Giua, in realtà, aveva decretato un rigore per uno sgambetto di Martinez Quarta ai danni di Almqvist, ma il Var interviene e cambia la decisione perchè il fallo è avvenuto fuori area. Dal limite è comunque letale Oudin che fa passare la palla in mezzo alla barriera della Fiorentina e batte Terracciano. Anche dopo l’1-0 spinge il Lecce e finisce sul palo della porta ospite un diagonale rasoterra di Krstovic. Un colpo di testa di Faraoni e una botta dalla grande distanza di Bonaventura sono gli unici squilli di una viola che non prende lo specchio e così, prima dell’intervallo, i padroni di casa sfiorano nuovamente il raddoppio su un’incursione di Banda e, subito dopo, con un’incornata di Blin respinta ancora dal portiere. A inizio ripresa Krstovic si divora il 2-0 e il Lecce viene punito per le occasioni sprecate da una Fiorentina che pesca bene dalla panchina. Entra Belotti, ma l’innesto vincente è quello di Mandragora: diagonale di sinistro da fuori e palla imparabile all’angolino basso. Falcone si oppone a Maxime Lopez, Terracciano ferma Banda lanciato a rete da un’ingenuità di Milenkovic. Errore grave, ma non quanto quello dei giallorossi che porta al vantaggio toscano: Falcone pasticcia dopo uno scambio con Baschirotto, Beltran si mette sulla linea di passaggio e insacca da pochi passi ringraziando il portiere avversario. L’1-2 incide sul morale del Lecce che rischia i titoli di coda sulla traversa di Belotti e sul successivo colpo di testa a lato di Parisi. In un finale tutto da scrivere l’incornata vincente arriva però dall’altro lato: sugli sviluppi di una punizione Piccoli raccoglie un campanile, colpisce con la fronte piena e supera Terracciano. Un minuto più tardi, a recupero inoltrato, il portiere della Fiorentina, mentre i compagni sono completamente in bambola, prova a evitare la sconfitta salvando su Krstovic, ma non basta: l’ultima parola della partita è di Dorgu che spara nel set la risposta dell’estremo difensore avversario e fa esplodere di gioia il popolo salentino.
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