ROMA (ITALPRESS) – In Italia, la Malattia Renale Cronica coinvolge oltre 2 milioni e mezzo di persone, una condizione silenziosa e progressiva che compromette gradualmente la capacità dei reni di filtrare le scorie metaboliche dal sangue, manifestandosi in varie fasi di gravità. Tra coloro che soffrono di Malattia Renale Cronica, circa un milione presenta anche diabete di tipo 1 e di tipo 2 e sono 45 mila le persone costrette a sottoporsi a dialisi tre volte la settimana per tutta la vita, con sedute che durano dalle 3 alle cinque ore al giorno.
“Nonostante i trattamenti attuali – spiega Arianna Gregis, Country Division Head Pharmaceuticals di Bayer Italia – c’è ancora un rischio significativo, soprattutto per i pazienti con diabete di tipo 2, che è stimato attorno al 61%, di dover affrontare la prospettiva della dialisi permanente. Questo sottolinea la stretta correlazione tra Malattia Renale Cronica e diabete, evidenziando la complessità della condizione. Ecco perchè la Giornata Mondiale del Rene 2024 assume una rilevanza cruciale e perchè Bayer è qui, a sostenere un’iniziativa alla Camera per sensibilizzare sulla salute renale. I dati evidenziano l’urgenza di ulteriori terapie per proteggere i reni, ritardare la progressione del danno renale e l’ingresso alla dialisi. La sfida è complessa ed è essenziale la collaborazione tra aziende, istituzioni, mondo politico, clinici, pazienti e associazioni pazienti. Da soli non ce la si può fare. Sono sfide che, come Bayer, conosciamo bene”.
“Con una storia di 160 anni – continua Arianna Gregis – manteniamo un impegno costante in innovazione e ricerca che si traduce in un passo avanti concreto, proprio di queste ultime settimane: le trattative con l’Autorità Regolatoria per un nuovo trattamento finalizzato a ridurre il rischio cardiorenale nei pazienti con malattia renale cronica e diabete tipo 2 hanno avuto esito positivo. Attualmente, siamo in attesa dell’ufficializzazione attraverso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Nel frattempo, continueremo a lavorare per garantire che questa novità possa essere presto a disposizione dei pazienti che ne potrebbero trarre beneficio e dell’intera comunità scientifica”.
Nel 2023 Bayer ha investito 5.8 miliardi di euro in Ricerca a livello globale. “Investimenti che permettono di puntare sullo sviluppo di nuovi farmaci altamente innovativi che possono fare la differenza nella vita dei pazienti e, nel contempo, contribuire a una gestione più sostenibile delle risorse nel campo della salute”, si legge in una nota.

– Foto Esperia Advocacy –

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