ROMA (ITALPRESS) – “La tregua fiscale, che non riguarda solo cartelle, intende riequilibrare il rapporto fisco-contribuente. E non ci sono condoni. Prima delle cartelle, partiamo dalle dichiarazioni. Ci sono tanti contribuenti che nei modelli di denuncia dei redditi tra il 2019 e il 2021 hanno dichiarato tutto, ma poi non sono riusciti a versare le imposte dovute. Ad esempio, a causa del Covid. E allora noi diamo la possibilità di saldare il debito col fisco in cinque anni e con una sanzione del 3%”. A dirlo, in riferimento alla manovra varata dal Cdm lunedì sera, il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. “Con la tregua fiscale – aggiunge al ‘Corriere della Serà – vogliamo instaurare un rapporto non più conflittuale col contribuente e smaltire il magazzino crediti dell’Agenzia delle entrate, che ha raggiunto 1.132 miliardi, di cui solo una minima parte esigibile”.
“Ecco perchè cancelliamo le cartelle fino a mille euro notificate fino al 2015, mentre per le altre si dovrà pagare tutto, ma in cinque anni, senza sanzioni, aggi e interessi. Quanti sono i contribuenti interessati dalle misure? Tantissimi. Basti pensare che quelli che hanno cartelle pendenti sono 19 milioni”, conclude Leo.
“Ecco perchè cancelliamo le cartelle fino a mille euro notificate fino al 2015, mentre per le altre si dovrà pagare tutto, ma in cinque anni, senza sanzioni, aggi e interessi. Quanti sono i contribuenti interessati dalle misure? Tantissimi. Basti pensare che quelli che hanno cartelle pendenti sono 19 milioni”, conclude Leo.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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