ROMA (ITALPRESS) – “In questo momento più che mai, in Italia, dobbiamo accelerare sulla transizione energetica. Si deve cominciare rendendo le case e i quartieri più sostenibili”, per arrivare anche a tutte le “aziende, anche quelle piccole e medie”. Lo ha detto Frank Meyer, amministratore delegato di E.ON, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. “Vogliamo rendere gli italiani protagonisti della transizione energetica. Abbiamo realizzato un sondaggio, secondo cui l’86% è veramente preoccupato per il futuro e l’83% è disposto a fare qualcosa: c’è la volontà di dare un contributo”, quindi “il nostro scopo è creare un movimento positivo per rendere Italia più verde, senza la partecipazione di tutti non è possibile raggiungere l’obiettivo”. Fortunatamente tra le aziende “c’è una mentalità totalmente diversa” rispetto al passato: “abbiamo tantissimi clienti che ci chiedono come possono elettrificare i propri processi o come possono massimizzare l’energia sostenibile prodotta localmente”. Il prossimo passo è la realizzazione delle comunità energetiche, che dimostrano che “ognuno può dare un contributo, può fare qualcosa. Finora abbiamo raggiunto le persone che hanno una casa o un’azienda, ma il 50% degli italiani vive in condominio, dove non riesce a mettere facilmente un impianto fotovoltaico. Con le comunità energetiche si può fare, tutti possono esserne parte: alcuni possono produrre localmente l’energia verde e condividerla con i vicini” che magari “non hanno un tetto” su cui installare un impianto. Quello del condominio è un esempio classico, “un altro esempio sono le scuole: lo scorso anno, nella scuola germanica di Milano, abbiamo installato un impianto fotovoltaico e poi vogliamo creare con loro una comunità energetica. La scuola produce il massimo dell’energia ad agosto, quando è chiusa, ma può condividere con i vicini, con i professori o con i genitori degli studenti l’energia prodotta”: in questo modo, “il sistema è più efficiente”. Questo esempio dimostra che le comunità energetiche sono “veramente possibili. Finora gli edifici pubblici hanno approfittato poco” di questa opportunità, ma “vogliamo allargarci a tantissime scuole in Italia. Vogliamo essere parte della soluzione e dare un contributo positivo”, oltre a “lavorare e imparare insieme alla politica”, con la quale abbiamo “un dialogo costante e costruttivo”. Le comunità energetiche sono previste da una direttiva europea e “si devono realizzare tutti i Paesi europei”: anche se in Italia “manca ancora una legge finale, siamo un passo avanti perchè insieme a Spagna e Austria, abbiamo cominciato” a realizzarle.
– Foto Italpress –
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