ROMA (ITALPRESS) – “Il tema della natalità è basilare per invertire la tendenza e rimettere in moto l’Italia a partire dalla vita”. Lo ha detto Papa Francesco, intervenendo agli Stati Generali della Natalità. “I dati dicono che la maggior parte dei giovani desidera avere dei figli, ma i loro sogni di vita si scontrano con un inverno demografico ancora freddo e buio – ha aggiunto -. Solo la metà dei giovani crede di riuscire ad avere due figli nel corso della vita”.
“Finalmente in Italia si è deciso di trasformare in legge un assegno, definito unico ed universale, per ogni figlio che nasce. Esprimo apprezzamento alle autorità e auspico che questo assegno venga incontro ai bisogni concreti delle famiglie”, ha sottolineato il Pontefice.
“Se le famiglie non sono al centro del presente non ci sarà futuro – ha proseguito -. Se le famiglie ripartono, tutto riparte”.
“Occorrono politiche familiari di ampio respiro, lungimiranti: non basate sulla ricerca del consenso immediato, ma sulla crescita del bene comune a lungo termine. Qui sta la differenza tra il gestire la cosa pubblica e l’essere buoni politici. Urge offrire ai giovani garanzie di un impiego sufficientemente stabile, sicurezze per la casa, attrattive per non lasciare il Paese”, ha detto ancora il Papa.
(ITALPRESS).
“Finalmente in Italia si è deciso di trasformare in legge un assegno, definito unico ed universale, per ogni figlio che nasce. Esprimo apprezzamento alle autorità e auspico che questo assegno venga incontro ai bisogni concreti delle famiglie”, ha sottolineato il Pontefice.
“Se le famiglie non sono al centro del presente non ci sarà futuro – ha proseguito -. Se le famiglie ripartono, tutto riparte”.
“Occorrono politiche familiari di ampio respiro, lungimiranti: non basate sulla ricerca del consenso immediato, ma sulla crescita del bene comune a lungo termine. Qui sta la differenza tra il gestire la cosa pubblica e l’essere buoni politici. Urge offrire ai giovani garanzie di un impiego sufficientemente stabile, sicurezze per la casa, attrattive per non lasciare il Paese”, ha detto ancora il Papa.
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