ROMA (ITALPRESS) – “Il tema” della carenza di personale delle forze dell’ordine “è reale e deriva da anni di sottovalutazione dell’importanza della quantità e della qualità delle forze di polizia. La spesa per la sicurezza ha risentito a lungo di un approccio ragionieristico che ha portato a considerarla come un impegno di bilancio da ridurre – a volte anche con tagli lineari – piuttosto che un investimento fondamentale per il nostro Paese. Adesso, il governo vuole dare un segnale di marcata inversione di tendenza, che non potrà che avere effetti in una proiezione pluriennale”. A dirlo in un’intervista al quotidiano “Il Messaggero” il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ricordando che “nella legge di bilancio abbiamo previsto un rilevante stanziamento di risorse per finanziare nuove assunzioni delle forze di polizia e dei vigili del fuoco. Il fondo ha una dotazione di 90 milioni di euro per l’anno in corso, con un incremento annuale progressivo fino a 125 milioni dal 2033. Si tratta di risorse aggiuntive rispetto a quelle destinate alla naturale copertura del turn over”.
“Una operazione del genere – evidenzia – consente non solo di incrementare gli organici al netto delle uscite per pensionamento ma anche il rinnovamento generazionale, immettendo nei ruoli personale più giovane e pronto ad essere impegnato sul campo aumentando così la complessiva capacità operativa. Accompagneremo i nuovi ingressi con processi di formazione al passo con i tempi”. Un programma di assunzioni che nel concreto come si traduce? “Nella sola Polizia di Stato, prenderanno servizio entro l’anno 5735 unità di personale, di cui otre 4000 agenti, a fronte di 4100 cessazioni – osserva Piantedosi -. Questi nuovi ingressi saranno possibili anche grazie alle misure introdotte in sede di conversione del Milleproroghe, che semplificano sia le procedure concorsuali che la durata dei corsi. Lo stesso provvedimento ha previsto misure per rafforzare gli organici dei direttivi e dei ruoli degli ispettori”.
“Una operazione del genere – evidenzia – consente non solo di incrementare gli organici al netto delle uscite per pensionamento ma anche il rinnovamento generazionale, immettendo nei ruoli personale più giovane e pronto ad essere impegnato sul campo aumentando così la complessiva capacità operativa. Accompagneremo i nuovi ingressi con processi di formazione al passo con i tempi”. Un programma di assunzioni che nel concreto come si traduce? “Nella sola Polizia di Stato, prenderanno servizio entro l’anno 5735 unità di personale, di cui otre 4000 agenti, a fronte di 4100 cessazioni – osserva Piantedosi -. Questi nuovi ingressi saranno possibili anche grazie alle misure introdotte in sede di conversione del Milleproroghe, che semplificano sia le procedure concorsuali che la durata dei corsi. Lo stesso provvedimento ha previsto misure per rafforzare gli organici dei direttivi e dei ruoli degli ispettori”.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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