MILANO (ITALPRESS) – “E’ una partita importante, contro una big della serie A, che da quattro anni fa la Champions. Ma l’abbiamo preparata con la giusta attenzione”. Stefano Pioli ha fiducia nel suo Milan alla vigilia della sfida di Bergamo contro l’Atalanta. “La squadra sta bene, abbiamo avuto i giorni giusti per recuperare – prosegue il mister rossonero – Abbiamo giocato spesso ma vale anche per loro e queste partite ci hanno reso ancora più consapevoli delle nostre qualità. E’ uno scontro diretto, una partita da Champions contro una squadra forte in tutte le caratteristiche, ma stiamo diventando forti anche noi e domani abbiamo la possibilità di dimostrarlo contro avversari di livello. Abbiamo grande rispetto per l’Atalanta ma anche convinzione nelle nostre qualità”. Quella contro la Dea è una partita particolare per Pioli: nel dicembre 2019 arrivò un pesante 0-5, dopo il quale però il Milan cambiò marcia. “A gennaio iniziò il nostro percorso, arrivarono Zlatan, Kjaer, Saelemaekers, ma quel percorso non è finito, come non è finito nemmeno il percorso di Ibra”, il riferimento allo svedese che domani spegnerà 40 candeline. A Bergamo non ci sarà: “Sta meglio, sfrutterà la sosta per tornare in squadra. Cosa gli regalerei? Non so quanti anni possa giocare ancora. Per il suo entusiasmo, per la sua voglia di allenarsi, di stare in gruppo potrebbe giocare anche in eterno. Ma sarà il suo fisico, la sua testa a dirlo. E con questa testa supera ogni difficoltà. Magari non può essere al 100% per tante partite ma ha una determinazione, una passione per questo sport incredibile come incredibile è il suo talento. Mi piacerebbe regalargli la longevità, gli allungherei la carriera il più a lungo possibile”. Il tecnico rossonero prende poi le difese di Kessiè, espulso contro l’Atletico Madrid e ancora lontano da un accordo per il rinnovo del contratto in scadenza a fine stagione. “Kessiè non mi preoccupa perchè gli atteggiamenti sono i migliori possibili, gli stessi che aveva la scorsa stagione, è lo stesso giocatore dell’anno scorso. Non è ancora al 100% ma ci sta, è qualcosina indietro rispetto alle sue potenzialità ma ha fatto l’Olimpiade, si è infortunato. E’ sbagliato giudicare le prestazioni in base al contratto, può sbagliare anche chi ha un contratto a vita. C’è una trattativa, arriverà il momento delle decisioni ma non mi interessa, a me interessa l’atteggiamento e non sono preoccupato”.
(ITALPRESS).
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