PALERMO (ITALPRESS) – Soddisfatto del lavoro svolto in questi anni a Palazzo d’Orleans, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci traccia un bilancio di governo e guarda al futuro. In occasione di un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress, Musumeci parte dalla campagna vaccinale: “Il generale Figliuolo si è complimentato: siamo tra le prime Regioni d’Italia con la Lombardia e il Lazio”.
Dopo due settimane in zona gialla la Regione ha conquistato la libertà segnata dal colore bianco: “Per combattere l’ostilità nei confronti del vaccino abbiamo messo in campo una serie di iniziative, è andata bene, abbiamo superato questo clima di ostilità, oggi siamo al 79,8% di somministrazioni di vaccino, compresa la prima dose, oggi siamo a un dato soddisfacente, siamo passati in zona bianca. Restarci dipende dalla responsabilità individuale e collettiva dei siciliani”.
Con l’avvicinarsi del 15 ottobre, giorno in cui scatta l’obbligo del green pass sui luoghi di lavoro, Musumeci ricorda: “Nella prima fase abbiamo operato lungo il solco del tampone gratuito, oggi siamo in una fase avanzata, io domani incontrerò le organizzazioni sindacali per confrontarmi sul tema del tampone gratuito o meno, credo che i sindacati si siano già espressi per il vaccino, in maniera chiara, ma serve trovare una soluzione di equilibrio, da una parte convincendo chi ha ancora dubbi a vaccinarsi dall’altra si dovrebbe non rendere il tampone un peso per le già magre casse dei lavoratori”.
Il presidente della Regione Siciliana è convinto che “lo Stato possa farsi carico di questo onere, comunque questo tema desideriamo affrontarlo con le imprese sindacali – aggiunge -, poi dopo domani decideremo il da farsi”.
A proposito dei no vax e degli scontri di sabato scorso a Roma, riconosce che “il dissenso va sempre manifestato in una società democratica, ma se questo diventa pretesto per fare violenza quella violenza va condannata. Qualcuno del centrosinistra credo voglia utilizzare questi fatti di cronaca deplorevoli per far rivivere atteggiamenti da regime, questo non può essere accettato, quando la destra cresce in Italia si ricorre al fantasma del fascismo. Mi sembra molto sospetto, in ordine di tempo, quello che sta accadendo in Italia, manifestiamo pure ma non alla vigilia di un appuntamento elettorale”.
Altro tema caldo riguarda il Pnrr: “Il governo centrale ha pensato di elaborare un piano di interventi senza consultare le Regioni. Nessuna Regione è stata coinvolta, questo deficit di confronto pesa, noi abbiamo avanzato alcune richieste ma a Roma credo che abbiamo interesse a guardare alle Regioni del centro nord, se Roma avesse consultato le regioni lo scorso anno avremmo potuto produrre progetti esecutivi già cantierabili”.
(ITALPRESS).
Dopo due settimane in zona gialla la Regione ha conquistato la libertà segnata dal colore bianco: “Per combattere l’ostilità nei confronti del vaccino abbiamo messo in campo una serie di iniziative, è andata bene, abbiamo superato questo clima di ostilità, oggi siamo al 79,8% di somministrazioni di vaccino, compresa la prima dose, oggi siamo a un dato soddisfacente, siamo passati in zona bianca. Restarci dipende dalla responsabilità individuale e collettiva dei siciliani”.
Con l’avvicinarsi del 15 ottobre, giorno in cui scatta l’obbligo del green pass sui luoghi di lavoro, Musumeci ricorda: “Nella prima fase abbiamo operato lungo il solco del tampone gratuito, oggi siamo in una fase avanzata, io domani incontrerò le organizzazioni sindacali per confrontarmi sul tema del tampone gratuito o meno, credo che i sindacati si siano già espressi per il vaccino, in maniera chiara, ma serve trovare una soluzione di equilibrio, da una parte convincendo chi ha ancora dubbi a vaccinarsi dall’altra si dovrebbe non rendere il tampone un peso per le già magre casse dei lavoratori”.
Il presidente della Regione Siciliana è convinto che “lo Stato possa farsi carico di questo onere, comunque questo tema desideriamo affrontarlo con le imprese sindacali – aggiunge -, poi dopo domani decideremo il da farsi”.
A proposito dei no vax e degli scontri di sabato scorso a Roma, riconosce che “il dissenso va sempre manifestato in una società democratica, ma se questo diventa pretesto per fare violenza quella violenza va condannata. Qualcuno del centrosinistra credo voglia utilizzare questi fatti di cronaca deplorevoli per far rivivere atteggiamenti da regime, questo non può essere accettato, quando la destra cresce in Italia si ricorre al fantasma del fascismo. Mi sembra molto sospetto, in ordine di tempo, quello che sta accadendo in Italia, manifestiamo pure ma non alla vigilia di un appuntamento elettorale”.
Altro tema caldo riguarda il Pnrr: “Il governo centrale ha pensato di elaborare un piano di interventi senza consultare le Regioni. Nessuna Regione è stata coinvolta, questo deficit di confronto pesa, noi abbiamo avanzato alcune richieste ma a Roma credo che abbiamo interesse a guardare alle Regioni del centro nord, se Roma avesse consultato le regioni lo scorso anno avremmo potuto produrre progetti esecutivi già cantierabili”.
(ITALPRESS).
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