ROMA (ITALPRESS) – Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, ha proclamato i vincitori della terza edizione del “Premio Driving Energy – Fotografia Contemporanea”, il concorso gratuito, aperto a tutti i fotografi in Italia, finalizzato alla promozione e allo sviluppo culturale del Paese e dei nuovi talenti del settore. Tra gli oltre 3.300 interpreti del tema del Premio 2024, La via dell’invisibile, sono stati selezionati i cinque vincitori: Silvia Camporesi per il Premio Senior con l’opera “Shimmering Cinecittà”, Giovanni Sambo per il Premio Giovane con “Le trasparenze (del signor Vitelli)”, Alessandra Book per la Menzione Accademia con “A Song for Our Ancestors”, Marco Filipazzi e Francesca Villani per il Premio Amatori con “Echi dimenticati”, e Leli Baldissera, la cui opera “Ocupaçào” è risultata la più votata dalle persone di Terna. Le 5 opere vincitrici, che si aggiudicano premi per complessivi 29.000 euro, e le 35 finaliste sono da oggi in mostra presso Palazzo Esposizioni Roma, in una rassegna a ingresso gratuito, fino a sabato 12 ottobre. Con il supporto del Comitato di Presidenza del Premio, composto da Igor De Biasio e Giuseppina Di Foggia, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, i lavori fotografici sono stati valutati dal Curatore del Premio, Marco Delogu, e dalla Giuria presieduta da Lorenza Bravetta, Direttore del Museo Nazionale dell’Automobile. Anche per questa edizione il Comitato d’Onore, composto dai cinque vincitori dello scorso anno, ha avuto il compito di assegnare la Menzione Accademia.
“Questo premio è un infrastruttura culturale di successo del nostro Paese, nata per creare collegamenti, per unire e rafforzare le diverse generazioni, le regioni d’Italia e i molti approcci della fotografia. Ma soprattutto collega uomini e donne, creando legami sulla base di valori condivisi”, ha detto il presidente di Terna, Igor De Biasio. “Il tema di quest’anno, “Le vie dell’invisibile”, mi è particolarmente caro.Terna si rende sempre più invisibile affinchè ogni territorio del nostro Paese possa vedersi meglio”, ha concluso.
Promuovere la cultura “per noi è un altro modo di trasmettere energia”, ha sottolineato David Massey, direttore Relazioni esterne e affari istituzionali di Terna. “In soli 3 anni è diventato parte integrante del patrimonio culturale italiano” e “sta contribuendo in modo sostanziale alla crescita della fotografia nel nostro Paese. Quest’anno sono stati superati i 3mila iscritti, provenienti da tutte le regioni, ed è triplicata la partecipazione dei giovani”.
Il premio Driving Energy, ha aggiunto il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, “si conferma un riconoscimento sempre più autorevole nel panorama della fotografia italiana e ringrazio Terna per la sua sensibilitànel sostenerlo. Inoltre “La via dell’invisibile” identifica in pieno il ruolo di sensibilizzazione che deve avere la cultura sul tema dello sviluppo sostenibile”.
Per il curatore della mostra, Marco Delogu, “la terza edizione, così forte e partecipata” testimonia che il premio “sta cominciando ad avere la stessa funzione dello Strega” per gli autori dei romanzi, che “cambia veramente la vita di chi lo vince”. Si tratta di “un ‘censimentò di grandissima qualità: i numeri dei partecipanti aumentano sensibilmente e molti degli autori rappresentano diversi approcci alla fotografi
La mostra ospita quest’anno, fuori concorso, un’opera inedita di Mimmo Jodice, fotografo di avanguardia attivo dagli anni ’60 e grande protagonista nel dibattito culturale che ha portato all’affermazione e al riconoscimento della fotografia in Italia ed all’estero. “Petra, 1993” è il titolo dell’opera che il Maestro ha voluto dedicare al Premio Driving Energy 2024: l’immagine, che fa parte del progetto Mediterraneo, è frutto della lunga ricerca sviluppata dall’artista sull’antica cultura del nostro mare, inteso come luogo mentale, e laboratorio, che permette di far coincidere il presente e la memoria, l’immaginazione e l’emozione. “Seguo il premio e il suo orientamento alle giovani generazioni di fotografi: “La via dell’invisibile” coincide con la mia ricerca artistica del vuoto, ho accettato con grande entusiasmo di essere testimone del progetto e di presentare un mio lavoro inedito sul tema dell’invisibile”, è il messaggio di saluto inviato dal Maestro.
-foto xi2 Italpress-
(ITALPRESS).
“Questo premio è un infrastruttura culturale di successo del nostro Paese, nata per creare collegamenti, per unire e rafforzare le diverse generazioni, le regioni d’Italia e i molti approcci della fotografia. Ma soprattutto collega uomini e donne, creando legami sulla base di valori condivisi”, ha detto il presidente di Terna, Igor De Biasio. “Il tema di quest’anno, “Le vie dell’invisibile”, mi è particolarmente caro.Terna si rende sempre più invisibile affinchè ogni territorio del nostro Paese possa vedersi meglio”, ha concluso.
Promuovere la cultura “per noi è un altro modo di trasmettere energia”, ha sottolineato David Massey, direttore Relazioni esterne e affari istituzionali di Terna. “In soli 3 anni è diventato parte integrante del patrimonio culturale italiano” e “sta contribuendo in modo sostanziale alla crescita della fotografia nel nostro Paese. Quest’anno sono stati superati i 3mila iscritti, provenienti da tutte le regioni, ed è triplicata la partecipazione dei giovani”.
Il premio Driving Energy, ha aggiunto il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, “si conferma un riconoscimento sempre più autorevole nel panorama della fotografia italiana e ringrazio Terna per la sua sensibilitànel sostenerlo. Inoltre “La via dell’invisibile” identifica in pieno il ruolo di sensibilizzazione che deve avere la cultura sul tema dello sviluppo sostenibile”.
Per il curatore della mostra, Marco Delogu, “la terza edizione, così forte e partecipata” testimonia che il premio “sta cominciando ad avere la stessa funzione dello Strega” per gli autori dei romanzi, che “cambia veramente la vita di chi lo vince”. Si tratta di “un ‘censimentò di grandissima qualità: i numeri dei partecipanti aumentano sensibilmente e molti degli autori rappresentano diversi approcci alla fotografi
La mostra ospita quest’anno, fuori concorso, un’opera inedita di Mimmo Jodice, fotografo di avanguardia attivo dagli anni ’60 e grande protagonista nel dibattito culturale che ha portato all’affermazione e al riconoscimento della fotografia in Italia ed all’estero. “Petra, 1993” è il titolo dell’opera che il Maestro ha voluto dedicare al Premio Driving Energy 2024: l’immagine, che fa parte del progetto Mediterraneo, è frutto della lunga ricerca sviluppata dall’artista sull’antica cultura del nostro mare, inteso come luogo mentale, e laboratorio, che permette di far coincidere il presente e la memoria, l’immaginazione e l’emozione. “Seguo il premio e il suo orientamento alle giovani generazioni di fotografi: “La via dell’invisibile” coincide con la mia ricerca artistica del vuoto, ho accettato con grande entusiasmo di essere testimone del progetto e di presentare un mio lavoro inedito sul tema dell’invisibile”, è il messaggio di saluto inviato dal Maestro.
-foto xi2 Italpress-
(ITALPRESS).
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