ROMA (ITALPRESS) – “Il servizio nazionale della Protezione civile da anni è fortemente impegnato sul fronte della prevenzione, studia e analizza i fenomeni naturali e individua gli interventi strutturali per il territorio e pianifica come meglio fronteggiare le calamità. Ringrazio il dipartimento della Protezione civile insieme a tutti gli altri organizzatori e promotori di questa giornata oltre a tutti coloro che informano i cittadini. Voi volontari siete la forza silenziosa dell’Italia che risponde ogni volta che c’è bisogno, l’Italia vi ammira e oggi vuole imparare da voi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in un videomessaggio in occasione della campagna “Io non rischio” del Dipartimento della Protezione Civile.
“I volontari della campagna “Io non rischio” incontrano oggi i cittadini in 300 piazze e 500 piazze digitali per promuovere la conoscenza dei fenomeni naturali che colpiscono l’Italia, in particolare terremoti e alluvioni e per illustrare le pratiche da adottare per non correre rischi – ha spiegato Draghi -. Spesso si tratta di semplici accorgimenti: cosa fare in caso di emergenza, come rendere la propria casa più sicura, come riconoscere un’area a rischio, gesti piccoli ma che possono salvare le nostre vite. In Italia oltre il 90% dei comuni ha aree esposte a pericoli di alluvioni e frane. Il 41% della popolazione risiede in aree a rischio sisma, i rischi di calamità naturali non si possono azzerare ma si possono ridurre e gestire. Per farlo è necessario il servizio e l’aiuto di tutti”.
(ITALPRESS).
“I volontari della campagna “Io non rischio” incontrano oggi i cittadini in 300 piazze e 500 piazze digitali per promuovere la conoscenza dei fenomeni naturali che colpiscono l’Italia, in particolare terremoti e alluvioni e per illustrare le pratiche da adottare per non correre rischi – ha spiegato Draghi -. Spesso si tratta di semplici accorgimenti: cosa fare in caso di emergenza, come rendere la propria casa più sicura, come riconoscere un’area a rischio, gesti piccoli ma che possono salvare le nostre vite. In Italia oltre il 90% dei comuni ha aree esposte a pericoli di alluvioni e frane. Il 41% della popolazione risiede in aree a rischio sisma, i rischi di calamità naturali non si possono azzerare ma si possono ridurre e gestire. Per farlo è necessario il servizio e l’aiuto di tutti”.
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