ROMA (ITALPRESS) – “Essere in polizia, nei carabinieri o nei vigili del fuoco significa fare un mestiere delicato, in cui tutti possono sbagliare. Quello che non accettavo da ministro dell’Interno non lo accetto da vicepremier, ossia che la polizia italiana sia fatta passare per corpo di torturatori. Se si va in piazza con tutti i permessi, senza aggredire, insultare, sputare o spintonare non si ha nessun tipo di problema. Ribadisco che, come ha detto il ministro Piantedosi, verranno fatti tutti gli approfondimenti del caso. Spero solo che la sinistra non sbatta sul tavolo della politica pure i nostri uomini in divisa, perchè altrimenti sarebbe davvero pericoloso”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti e leader della Lega, a margine della scuola politica del Carroccio. “Le parole di Mattarella? Si leggono e non si commentano. E’ sempre meglio che in piazza non vi siano scontri, ma poliziotti e carabinieri sono quotidianamente vittime di violenza, sia fisica che verbale. Se mio figlio andasse a gridare in piazza sbirro di merda, infame, coglione se la vedrebbe con me, perchè si tratta pur sempre di un lavoratore. Chi mette le mani addosso ad un poliziotto o un carabiniere è un delinquente, non posso aggiungere altro” conclude Salvini.

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