TORINO (ITALPRESS) – Jannik Sinner continua a scrivere la storia a Torino: per la prima volta un tennista italiano approda in semifinale alle Atp Finals. Un traguardo che il 22enne altoatesino taglia ancora prima di scendere in campo sul veloce indoor del Pala Alpitour: a regalargli l’aritmetica certezza è l’amico Hubert Hurkacz, che nel pomeriggio strappa il secondo set a Novak Djokovic e permette all’azzurro di giocare con la testa sgombra. E chissà, magari anche questo gli ha dato una mano per sfatare anche il tabù Holger Rune: il danese lo aveva battuto due volte su due, a Sofia lo scorso anno (ma in quell’occasione l’azzurro si ritirò sotto 5-2 nel terzo set per un infortunio alla caviglia destra) e poi in semifinale a Montecarlo lo scorso aprile. Ma stavolta è Sinner a spuntarla: 6-2, 5-7, 6-4 in 2h32′ di gioco il punteggio che permette all’altoatesino di chiudere questa fase con tre vittorie su tre e passare il girone Verde da primo, facendo anche un bel regalo a Novak Djokovic che, battuto Hurkacz in tre set, doveva sperare nel successo dell’italiano per andare in semifinale.
La Volpe Rossa attende ora i match di domani per conoscere chi fra Medvedev, Alcaraz o Zverev sarà il suo prossimo rivale, di sicuro proverà a farsi trascinare ancora dal pubblico di casa per aggiungere un altro tassello a un 2023 finora indimenticabile: best ranking con la quarta posizione raggiunta a inizio ottobre, sei finali giocate di cui 4 vinte (Montpellier, il Masters 1000 di Toronto, Pechino e Vienna, le due sconfitte sono arrivate invece a Rotterdam e Miami), due successi sul numero 1 del mondo (Alcaraz a Miami e poi Djokovic a Torino) oltre a essere l’italiano con più partite vinte alle Atp Finals, facendo meglio di Adriano Panatta (1975), Corrado Barazzutti (1978) e Matteo Berrettini (2019, 2021). Il prossimo passo è fare un salto di qualità negli Slam dove comunque quest’anno ha raggiunto le semifinali di Wimbledon anche se si è fermato agli ottavi sia a Melbourne che a New York e addirittura al secondo turno al Roland Garros. Ma l’età è dalla sua parte, prima meglio restare concentrati su queste Atp Finals: ci sono altre pagine bianche da riempire.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
La Volpe Rossa attende ora i match di domani per conoscere chi fra Medvedev, Alcaraz o Zverev sarà il suo prossimo rivale, di sicuro proverà a farsi trascinare ancora dal pubblico di casa per aggiungere un altro tassello a un 2023 finora indimenticabile: best ranking con la quarta posizione raggiunta a inizio ottobre, sei finali giocate di cui 4 vinte (Montpellier, il Masters 1000 di Toronto, Pechino e Vienna, le due sconfitte sono arrivate invece a Rotterdam e Miami), due successi sul numero 1 del mondo (Alcaraz a Miami e poi Djokovic a Torino) oltre a essere l’italiano con più partite vinte alle Atp Finals, facendo meglio di Adriano Panatta (1975), Corrado Barazzutti (1978) e Matteo Berrettini (2019, 2021). Il prossimo passo è fare un salto di qualità negli Slam dove comunque quest’anno ha raggiunto le semifinali di Wimbledon anche se si è fermato agli ottavi sia a Melbourne che a New York e addirittura al secondo turno al Roland Garros. Ma l’età è dalla sua parte, prima meglio restare concentrati su queste Atp Finals: ci sono altre pagine bianche da riempire.
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