BARI (ITALPRESS) – “Abbiamo preso due impegni. Il primo è fare in modo che le ingenti risorse che ci arrivano dall’Ue servano a ridurre i divari, nelle infrastrutture, nei servizi, nei diritti. La scelta di riservare il 40% delle risorse al Sud è indicativa. Il secondo è tenere vivo e aperto il dialogo con il territorio: non solo con le istituzioni, ma anche con categorie produttive, rappresentanze sindacali e d’impresa”. In video collegamento da Roma, il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna si è espressa così nel corso del suo intervento nel convegno organizzato a Bari da Confcommercio e dedicato al Pnrr e al Mezzogiorno dal titolo “Opportunità e rischi connessi alla realizzazione del Pnrr, il ruolo del partenariato economico, sociale e territoriale”.
“Grazie a questo dialogo – prosegue il ministro – molte azioni del Pnrr sono state implementate e perfezionate. Confrontandomi con il mondo del commercio, dallo scorso novembre ho ritenuto di estendere a quest’ultimo la misura “Resto al Sud”, che serve a finanziare nuove imprese nel Mezzogiorno. I dati ricevuti da Invitalia, in questo senso, sono incoraggianti: sono quasi 11000 le realtà finanziate, oltre 40000 i posti di lavoro creati. Sono soddisfatta”.
“Abbiamo lavorato – aggiunge Carfagna – con l’obiettivo di provare a costruire nell’arco di 5/10 anni un sud meno isolato, più connesso, capace di valorizzare il proprio capitale umano e offrire servizi all’altezza delle aspettative dei cittadini. Abbiamo investito nelle infrastrutture digitali e nelle reti ferroviarie”. “Abbiamo – conclude il ministro – riattivato le Zes, rendendole finalmente operative. Erano state istituite nel 2017 e dimenticate per un pò, le abbiamo inserite nel Pnrr dedicando loro 630 milioni. Abbiamo introdotto un regime di autorizzazione unica, per garantire semplificazioni amministrative straordinarie, agevolazioni fiscali. Abbiamo aumentato il credito d’imposta da 50 a 100 milioni. Insomma, il sud piattaforma logistica lo realizziamo attraverso le Zes”.
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