BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha partecipato a Bruxelles al Consiglio dei Ministri Ue di Giustizia e Affari interni. Tra i temi all’ordine del giorno, i passi in avanti nella lotta all’impunità per i crimini di guerra commessi in Ucraina, il capitolo sulle e-evidence, la tutela penale ambientale, le proposte di direttiva sulla confisca dei beni.
Sul contrasto ai crimini di guerra in Ucraina, il ministro Nordio ha ribadito che l’Italia è impegnata a perfezionare l’adozione di un codice dei crimini internazionali, per assicurare l’adempimento degli obblighi assunti con la ratifica dello Statuto di Roma.
Nella sezione pubblica mattutina della riunione dei ministri, il dibattito si è sviluppato intorno alle proposte di direttiva sulla tutela penale dell’ambiente e sul recupero e la confisca dei beni. Sul primo punto, i ministri della Giustizia sono arrivati ad un accordo preliminare, che costituirà la base per i negoziati con il Parlamento Ue. “L’Italia è pronta ad offrire il proprio sostegno per un testo condiviso” sulla tutela dell’ambiente con strumenti penali, ha assicurato Nordio.
Quanto alla proposta di direttiva del Parlamento e del Consiglio sul recupero e la confisca dei beni, il Guardasigilli ha innanzitutto ricordato come in questo campo l’Italia abbia “una profonda e lunga esperienza, alla luce anche del contrasto alla criminalità organizzata. Un’esperienza consolidata – ha aggiunto Nordio – che l’Italia è pronta a condividere, in linea con i principi elaborati dall’ampia giurisprudenza di Strasburgo. E’ possibile costruire un sistema efficace di misure patrimoniali di contrasto alla criminalità organizzata, nel pieno rispetto – sottolinea il Guardasigilli – dei principi del giusto processo e del diritto di difesa delle persone interessate”.
Sul contrasto ai crimini di guerra in Ucraina, il ministro Nordio ha ribadito che l’Italia è impegnata a perfezionare l’adozione di un codice dei crimini internazionali, per assicurare l’adempimento degli obblighi assunti con la ratifica dello Statuto di Roma.
Nella sezione pubblica mattutina della riunione dei ministri, il dibattito si è sviluppato intorno alle proposte di direttiva sulla tutela penale dell’ambiente e sul recupero e la confisca dei beni. Sul primo punto, i ministri della Giustizia sono arrivati ad un accordo preliminare, che costituirà la base per i negoziati con il Parlamento Ue. “L’Italia è pronta ad offrire il proprio sostegno per un testo condiviso” sulla tutela dell’ambiente con strumenti penali, ha assicurato Nordio.
Quanto alla proposta di direttiva del Parlamento e del Consiglio sul recupero e la confisca dei beni, il Guardasigilli ha innanzitutto ricordato come in questo campo l’Italia abbia “una profonda e lunga esperienza, alla luce anche del contrasto alla criminalità organizzata. Un’esperienza consolidata – ha aggiunto Nordio – che l’Italia è pronta a condividere, in linea con i principi elaborati dall’ampia giurisprudenza di Strasburgo. E’ possibile costruire un sistema efficace di misure patrimoniali di contrasto alla criminalità organizzata, nel pieno rispetto – sottolinea il Guardasigilli – dei principi del giusto processo e del diritto di difesa delle persone interessate”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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