ROMA (ITALPRESS) – “Due terzi della manovra sono dedicati a fronteggiare il caro energia. Assoluta priorità. La seconda voce è il taglio del cuneo fiscale, per quasi 5 miliardi. Inoltre, ci sono: il rifinanziamento della legge Sabatini, particolarmente appetibile con i tassi di interesse aumentati, e più di 2 miliardi per il Sud. Infine, sono previsti due disegni di legge collegati: per la riforma degli incentivi e per la valorizzazione del made in Italy. Per i prossimi mesi la strada quindi è tracciata. Ho già convocato per le prossime settimane i tavoli con le parti sociali, per un confronto nel merito”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Abbiamo fatto quanto potevano in un quadro estremamente difficile, rifinanziando e incrementando quel che aveva fatto Draghi in un periodo di vacche grasse”, aggiunge.
Riguardo al caro energia, “l’accordo europeo sul price cap ha già avuto i primi effetti – sottolinea Urso -: il prezzo del gas è tornato ai livelli precedenti la guerra. Avevamo ragione: era mera speculazione. Se la stagione invernale sarà mite e se l’Europa proseguirà su questa strada, per esempio con acquisti collettivi, potremo affrontare meglio la primavera. Ci auguriamo che non siano necessari altri interventi finanziari”.
Con il nuovo decreto varato dal governo sugli impianti strategici, “lo Stato potrà intervenire rapidamente laddove la gestione di queste imprese dovesse ritenersi inadeguata chiedendo, anche se socio di minoranza, l’amministrazione straordinaria – spiega il ministro -. Inoltre, i compensi degli amministratori straordinari di queste imprese vengono parametrati ai risultati, incentivando chi risolve prima le crisi. E viene fissato un tetto ai compensi dei commissari liquidatori, che non potranno più raggiungere importi scandalosi”.
“Abbiamo fatto quanto potevano in un quadro estremamente difficile, rifinanziando e incrementando quel che aveva fatto Draghi in un periodo di vacche grasse”, aggiunge.
Riguardo al caro energia, “l’accordo europeo sul price cap ha già avuto i primi effetti – sottolinea Urso -: il prezzo del gas è tornato ai livelli precedenti la guerra. Avevamo ragione: era mera speculazione. Se la stagione invernale sarà mite e se l’Europa proseguirà su questa strada, per esempio con acquisti collettivi, potremo affrontare meglio la primavera. Ci auguriamo che non siano necessari altri interventi finanziari”.
Con il nuovo decreto varato dal governo sugli impianti strategici, “lo Stato potrà intervenire rapidamente laddove la gestione di queste imprese dovesse ritenersi inadeguata chiedendo, anche se socio di minoranza, l’amministrazione straordinaria – spiega il ministro -. Inoltre, i compensi degli amministratori straordinari di queste imprese vengono parametrati ai risultati, incentivando chi risolve prima le crisi. E viene fissato un tetto ai compensi dei commissari liquidatori, che non potranno più raggiungere importi scandalosi”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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