ROMA (ITALPRESS) – “Vaccinare dai 12 anni in su è molto importante. Aifa nelle prossime ore darà seguito a disposizioni Ema sul vaccino tra i 12 e i 15 anni, sarà importante per la ripresa della scuola a settembre”. Lo ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, a “Che Tempo Che Fa” su Rai3.
“Dove farlo? Per me è importante farlo dai pediatri di fiducia. Sempre nel coordinamento lo farei fare ai pediatri di libera scelta. Dobbiamo aspettare che le analisi dei nuovi dati poi ci forniscano elementi anche su fasce più piccole. A settembre dobbiamo arrivare avendo vaccinato la stragrande maggioranza dei 12-15enni”. La terza dose di vaccino? “In questo momento non abbiamo certezze ma i nostri ricercatori ci dicono che sarà molto probabile dover ricorrere a una terza dose come richiamo necessario ed eventualmente ci potranno essere anche modifiche dei vaccini per coprire le varianti. Dobbiamo passare da una fase di straordinarietà a una di ordinarietà nell’affrontare questa epidemia: va bene vaccinare in tutti gli spazi possibili e immaginabili, come le palestre, ma se penso a un tempo più lungo i luoghi preposti alla vaccinazione devono tornare ai loro scopi originari. I 40.000 medici di medicina generale possono essere la leva essenziale per gestire la fase ordinaria”.
(ITALPRESS).
“Dove farlo? Per me è importante farlo dai pediatri di fiducia. Sempre nel coordinamento lo farei fare ai pediatri di libera scelta. Dobbiamo aspettare che le analisi dei nuovi dati poi ci forniscano elementi anche su fasce più piccole. A settembre dobbiamo arrivare avendo vaccinato la stragrande maggioranza dei 12-15enni”. La terza dose di vaccino? “In questo momento non abbiamo certezze ma i nostri ricercatori ci dicono che sarà molto probabile dover ricorrere a una terza dose come richiamo necessario ed eventualmente ci potranno essere anche modifiche dei vaccini per coprire le varianti. Dobbiamo passare da una fase di straordinarietà a una di ordinarietà nell’affrontare questa epidemia: va bene vaccinare in tutti gli spazi possibili e immaginabili, come le palestre, ma se penso a un tempo più lungo i luoghi preposti alla vaccinazione devono tornare ai loro scopi originari. I 40.000 medici di medicina generale possono essere la leva essenziale per gestire la fase ordinaria”.
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