“Accendere i riflettori sulla tragedia del terremoto del Belice è doveroso. La visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è un segnale importante che ci induce a sperare in una maggiore attenzione da parte delle istituzioni nazionali verso un territorio ancora ferito e che non deve essere dimenticato”. Lo afferma il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, in occasione dell’anniversario del terremoto del Belice.

“A distanza di cinquant’anni, tuttavia, non bisogna fermarsi al momento di commemorazione ma è necessario riflettere su ciò che è stato, tra successi ed errori nella programmazione e nella gestione di risorse comunque ad oggi inferiori a quelle assicurate ad altre popolazioni colpite da eventi simili. L’anniversario di quel tragico evento non deve farci cadere nella retorica delle recriminazioni e dei rimpianti – aggiunge Venuti -. Auspico che questi giorni diano slancio a un dibattito nuovo, basato sulla strada da percorrere affinchè nel Belice si possa parlare di una vera rinascita”. Secondo il sindaco di Salemi i temi da mettere al centro sono quelli della “rivitalizzazione dei centri storici e delle nuove forme di organizzazione per lo sviluppo economico. In quest’ottica – prosegue Venuti – abbiamo creduto fortemente nella nascita del ‘Gal Valle del Belice’, che possa riunire e dare più forza a un territorio così vasto che va da Salemi a Menfi”.

Il Comune di Salemi, inoltre, sta organizzando per il 2018 alcuni eventi per ricordare il terremoto del Belice in una chiave diversa. La collaborazione con il dipartimento Architettura dell’Università di Palermo e con il presidente della Scuola Politecnica dello stesso ateneo, Maurizio Carta, ha portato alla realizzazione di alcuni elaborati sul centro storico di Salemi che verranno esposti in una mostra. Dalla stessa collaborazione nascerà anche un workshop sul tema ‘Centri storici e rigenerazione’, in cui architetti ed esperti di Urbanistica si confronteranno sulle forme di vivibilità nelle aree più antiche delle città. Nel borgo di Salemi farà tappa anche il festival ‘Visioni notturne sostenibili’. “È questo lo spirito con cui ci accingiamo a ricordare la tragedia del terremoto del 1968 – aggiunge Venuti – ed è lo stesso spirito che ci ha spinto ad approvare il Piano comunale di emergenza di protezione civile per la prima volta nel nostro comune a 25 anni dall’entrata in vigore della legge che ne prevedeva l’utilizzo da parte degli enti locali. I terremoti sono eventi naturali – conclude Venuti – e l’unico modo che abbiamo per difenderci è quello di farci trovare pronti a gestire l’emergenza”.