L’ente Parco di Pantelleria firma un accordo con il “Centre National de la Recherche Scientifique” per la promozione e lo sviluppo delle attività di ricerca sull’ecologia globale. È un primo accordo internazionale che tende anche a valorizzare l’agricoltura policolturale di Pantelleria, unica nel suo genere in quanto capace di sopravvivere alle evoluzioni del tempo.

La firma dell’accordo è avvenuta nel corso di un vertice tra il presidente del Parco Salvatore Gabriele, Antoine Petit direttrice del centro di ricerca di Montpellier e il professor Stefano Colazzo Dipartimento Scienze agrarie, alimentari e forestali dell’Università di Palermo. All’interno del Museo Vulcanologico di Pantelleria è stato evidenziato il perfetto equilibrio che sull’isola ha trovato tra le risorse ambientali e climatiche e la capacità dell’uomo di interpretare questi aspetti grazie ad un’importante cultura agricola.

La firma del protocollo intende rafforzare la cooperazione congiunta sui temi della sostenibilità ambientale tra i tre soggetti coinvolti, con la condivisione ufficiale di alcune procedure operative, per la validità di tre anni con possibile successivo rinnovo, si potrà esaminare lo stato delle attività di ricerca cooperativa ad oggi condotte; discutere di nuovi possibili argomenti per la cooperazione futura e decidere sulla sede di seminari congiunti e sull’attuazione della cooperazione congiunta su temi prioritari. Pantelleria si conferma, pertanto, laboratorio di buone pratiche di ricerca sulle biodiversità.

Ad illustrare il punto di partenza delle attività che saranno intraprese è stata la ricercatrice francese Ildiz Aumeeruddy che ha seguito la tesi di laura di una studentessa sulle forme agricole pantesche, da cui saranno estrapolati i contenuti delle prime due pubblicazioni editoriali “I quaderni del Parco” dedicati al tema dell’agricoltura sostenibile, tutela della biodiversità e del suolo, adattamento delle pratiche agrocolturali ai cambiamenti climatici, aridocoltura.

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