Un anziano prete di Marsala, padre Nicolò Genna, 76 anni, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale su un minore originario del Gambia, nonché per avergli offerto denaro o un posto di lavoro in cambio di rapporti intimi.
Il processo inizierà il 2 ottobre davanti al Tribunale di Marsala. A chiedere il rinvio a giudizio del prelato è stata la Procura distrettuale di Palermo, che ha competenza “funzionale” per alcune particolari ipotesi di violenza sessuale e istigazione alla prostituzione.
Secondo l’accusa, padre Genna avrebbe adescato un ragazzo africano minorenne ospite di un centro di accoglienza mentre il giovane camminava sul ciglio della strada. Con la scusa di un passaggio, lo avrebbe fatto salire in auto e poi con un “gesto repentino” gli avrebbe palpeggiato i genitali, coperti dai pantaloni. Subito dopo, gli avrebbe detto che poteva dargli denaro o fargli avere un posto di lavoro in cambio di altre prestazioni sessuali.
Il giovane, però, ha denunciato il fatto, che sarebbe accaduto in una zona di periferia di Marsala il 14 agosto 2017. Padre Genna, per circa 40 anni, fino all’estate 2016, quando fu indagato per possesso di materiale pedo-pornografico, è stato parroco della chiesa di contrada Addolorata, alla periferia nord di Marsala. Per il procedimento avviato due anni fa la Procura di Palermo ha chiesto l’archiviazione, ma ancora si attende la decisione del Gip.
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