Un bidello di una scuola media dell’hinterland di Marsala è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di corruzione di minorenne.
L’indagine è scaturita dalla denuncia presentata ai militari dalla madre della vittima. Quest’ultima è minore di 14 anni. Secondo quanto raccontato dalla stessa ragazzina, il bidello, che ha intorno ai 60 anni e che era anche un amico di famiglia, l’avrebbe condotta, con una scusa, in un vecchio casolare dell’entroterra e poi le avrebbe chiesto se voleva fare sesso con lui. Davanti alla giovane impaurita, si sarebbe poi masturbato.
Il fatto risale a qualche mese fa. Ai carabinieri la madre della vittima ha raccontato di avere saputo dell’accaduto da una parente, che l’ha contattata al telefono per dirle quanto le aveva raccontato la ragazzina, che poi ha confermato tutto ai genitori. E che avrebbe anche detto alla sorella maggiore di volersi uccidere. L’arrestato svolge le mansioni di collaboratore scolastico nella stessa scuola frequentata dalla ragazzina.
Quella del bidello indagato per reati sessuali non è una novità in Sicilia. A giugno del 2017 si appresa di un caso a Palermo quando proprio un collaboratore scolastico venne indagato per violenza sessuale: Il bidello di Palermo venne stato sospeso dal servizio con il diveto esercitare l’attività di collaboratore scolastico in qualsiasi istituto per un anno.
Il provvedimento, chiesto dalla Procura, venne stato accolto dal gip Nicola Aiello. La vicenda in quel caso fu ricostruita in base a testimonizne. Il bidello che lavorava in una scuola secondaria superiore si sarebbe chiuso nello sgabuzzino con una studentessa di 15 anni e l’avrebbe abbracciata e baciata contro la sua volontà. La vicenda sarebbe avvenuta nel mese di febbraio precedente al provvedimento. A denunciare l’accaduto era stata la dirigente scolastica che aveva avvertito i carabinieri.
Anche questa vicenda non era la prima essendo stata preceduta da altri procedimenti
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