Si atteggiavano a “boss” per usufruire di pernottamenti gratis, o quasi, in un noto albergo di Trapani. E se gli impiegati della struttura si permettevano di fare obiezioni scattavano dimostrazioni violente, con danneggiamenti di camere e anche delle vetrine esterne. La polizia ha fatto luce su una serie di episodi che hanno visto come vittime una struttura ricettiva trapanese e i loro impiegati. Due gli indagati: uno è stato arrestato, per l’altro invece c’è l’obbligo di dimora. Nei loro confronti una sfilza di pesantissime accuse.

La ricostruzione

Pretendevano prestazioni alberghiere alle loro condizioni, i due giovani destinatari di una misura cautelare emessa dal Gip di Trapani, su richiesta della locale Procura ed eseguita dagli agenti della polizia di Stato di Trapani. I ragazzi, atteggiandosi a navigati malavitosi e facendosi scudo delle loro aderenze nei circuiti criminali trapanesi, avevano più volte alloggiato in un noto albergo della città, danneggiando gli arredi delle stanze, costringendo poi gli addetti alla reception della struttura ricettiva ad accettare successivi pernottamenti senza fornire i documenti, gratis o al prezzo da loro stessi stabilito.

La violenza

In alcuni casi e dinanzi al rifiuto di farli entrare nella hall, non avevano esitato a colpire con mazze da baseball la vetrina d’ingresso, danneggiando anche l’insegna esterna. Le frequenti incursioni dei due giovani trapanesi, avevano indotto i lavoratori impiegati nell’albergo a vivere in un continuo stato d’ansia e di paura. Le indagini, condotte dalla squadra mobile della questura di Trapani, hanno permesso di identificare i due autori dei continui raid e di ricostruire i diversi episodi di cui si erano resi protagonisti negli ultimi mesi.

I provvedimenti

Per uno di loro ventunenne, già con precedenti, sono scattate le manette ed è finito ai domiciliari, mentre a carico dell’altro, diciottenne, è stato stabilito l’obbligo di dimora. Pesanti le accuse contestate a carico dei due indagati, che vanno dal danneggiamento, agli atti persecutori, fino alla rapina, alla violenza privata e all’estorsione.

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