Un’opera che costerà fra i 700 milioni e il miliardo di euro che permetterà di chiudere l’anello autostradale dell’intera Isola. E’ stato presentato questa mattina, presso la sede dell’assessorato regionale alle Infrastrutture di Palermo, il primo lotto della superstrada Castelvetrano-Gela. L’iter è ancora alle fasi preliminari e prevederà, questo pomeriggio, un dibattito pubblico fra i progettisti e la cittadinanza convocato per le 17.30 al convento dei Minimi di Castelvetrano. Tre le alternative al momento sul tavolo. Una che si muoverà su un percorso a Nord rispetto alla SS115, mentre le altre due seguiranno l’attuale tracciato della strada statale, variando solo sul piano altimetrico. Presenti questa mattina l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, il direttore della struttura territoriale Sicilia di Anas Spa Raffaele Celia e il sindaci dei comuni coinvolti, ovvero Castelvetrano, Menfi e Sciacca.

Investimenti fra i 700 milioni e il miliardo di euro

Conferenza Stampa SuperStrada Castelvetrano Gela

E’ proprio Alessandro Aricò ad esporre l’impatto dell’opera sul territorio siciliano, anche alla luce del futuro progetto del ponte sullo Stretto di Messina. “E’ un’opera strategica per la Sicilia – ha dichiarato ai giornalisti Aricò -. Finiremo l’anello autostradale che collegherà la Sicilia nei prossimi anni. Siamo molto soddisfatti di un’infrastruttura che interesserà tre province. Rispetto ad una serie di investimenti che stiamo mettendo un campo, a cominciare dal progetto “Agrigento Capitale della Cultura”, dobbiamo avere una grande attenzione per i territori. Inoltre, sappiamo anche che quest’opera avrà rispetto ai collegamenti con gli aeroporti di Birgi e Comiso”. Poi, durante la conferenza stampa, puntualizza l’impatto del ponte sullo Stretto anche sull’opera in questione. “Ci hanno sempre detto che il ponte sullo Stretto vedrebbe dei limiti alla luce della mancanza di collegamenti interni. Bene, questo progetto risponde a questa esigenza. Ci aspettiamo un maggiore afflusso di mezzi e questa superstrada, insieme a tutte le altre opere a cui stiamo lavorando, rappresenta una risposta”.

Il dibattito pubblico con i territori

Un’opera strategica che interesserà tre province: Caltanissetta, Agrigento e Trapani. Una fascia territoriale al momento scoperta da collegamenti autostradali. E proprio per questo si rende necessario un investimento così corposo e, di conseguenza, un confronto con i territori. Così come spiegato dal direttore della struttura territoriale Sicilia di Anas Spa Raffaele Celia. “Si parte con questa procedura del dibattito pubblico. Un’occasione per mettere a confronto le proposte progettuali di Anas, con le aspettative dei cittadini e dei portatori di interesse. Si potranno presentare delle osservazioni, delle proposte che saranno valutate nell’iter progettuale. Ci sono diversi corridoi che sono stati studiati nella fase preliminare del progetto. Bisogna valutare il miglior compromesso fra il progetto e i vincoli territoriali. Proprio per questo la norma prevede che vengano presentate una serie di proposte. Su queste si centrerà il confronto”.

Tre le alternative disponibili

Al momento infatti, l’azienda ha proceduto a redarre il documento di fattibilità e il dossier di progetto da sottoporre alla cittadinanza attraverso, come sopra detto, la forma del dibattito pubblico prevista dalle norme nell’ambito del processo di informazione, partecipazione e confronto pubblico. Cittadinanza attiva che sarà chiamata a decidere sulle tre alternative disponibili. La prima prevede un nuovo tracciato rispetto all’esistente SS115, posto più a nord rispetto all’infrastruttura esistente. Un percorso da poco più di 25 chilometri, con 9 viadotti, di cui 3 da adeguare, 2 gallerie naturali e 4 artificiali. Sei gli svincoli previsti in questa alternativa. La seconda opzione invece ricalca l’attuale percorso della SS115, con l’aggiunta di una carreggiata rispetto a quella esistente. La terza opzione ricalca fondamentale la seconda, dalla quale si discosta solo in termini altimetrici. Nell’ambito del progetto, è comunque prevista la creazione di una carreggiata a due corsie da 3,75 metri ciascuna, con una bachina e uno spartitraffico da 3,5 metri. Una volta decisa la strada da intraprendere, si potrà procedere alla redazione del progetto plano-altimetrico, del progetto di mitigazione agro-ambientale e del quadro economico dell’intervento.